Gerry Scotti si racconta: “Mi fa venire le lacrime…”

Redazione
Gerry Scotti si racconta: “Mi fa venire le lacrime…”
Gerry Scotti

Gerry Scotti ha celebrato quattro decadi nel mondo dello spettacolo. L’importante anniversario è discusso dal presentatore durante un’intervista concessa a Tv, Sorrisi e Canzoni.

Gerry Scotti si appresta a condurre il programma “Io canto generation”, aggiungendo così un altro capitolo significativo alla sua gloriosa carriera televisiva. “Mi chiedo come dopo 40 anni possa essere ancora protagonista. Forse sarò oggetto di uno studio all’università, prima o poi. Che risposta mi sono dato? Che è il mio genere televisivo. Non sono programmi per bambini o ragazzi

Però molti mi dicono: “Ti guardavo sempre con mia nonna” o “con i miei genitori”, e questo mi fa venire le lacrime. Sarà pure il mio aspetto, i ragazzi mi prendono in giro, ritoccano le mie foto, mi usano per i video su TikTok, sono il loro pongo”.

Nella sua carriera non solo la conduzione, anche la fiction

All’interno della ricca traiettoria professionale di Gerry Scotti, figurano anche ruoli da attore. Molti avranno memorizzato la serie televisiva “Finalmente soli”. In cui ha svolto un ruolo principale affiancato dall’attrice Maria Amelia Monti, così come i film “Il mio amico Babbo Natale” (1 e 2).

Gerry Scotti ha fatto commenti in proposito. “Avevo fatto cose carine, fiction, sitcom, film. Ci fu una riunione con i dirigenti Mediaset. Il tema era: “Gerry, stai andando bene, potremmo trovare una serie con un prete, un commissario, un maresciallo. Però ci servi nel preserale, in quella fascia commerciale”. Il Gerry Scotti alle 7 di sera era il mio “core business”. E pure la mia “comfort zone”: mi costava meno fatica che girare una fiction”.

Gerry Scotti spiega perché è diventato lo zio d’Italia

Gerry Scotti ha smentito un’affermazione erronea diffusa su di lui. Si è detto che avrebbe lasciato il lavoro all’età di 60 anni, ma Scotti sostiene che le sue parole sono state interpretate in modo errato. Ha spiegato, probabilmente in tono scherzoso, che invidiava coloro che avevano l’età pensionabile a 60 anni e potevano dedicarsi alla pesca.

Tuttavia, ha sempre asserito che continuerà con la sua professione finché si divertirà, avrà buona salute e godrà di ciò che fa. Ha citato alcuni personaggi noti come Mike, Corrado e Costanzo. Ponendo in evidenza il fatto che nessuno si è mai preoccupato di quando avrebbero preso la pensione. Nel corso di un’intervista con Barbara Mosconi, Gerry Scotti ha esposto il suo pensiero sul motivo per cui oggi è ampiamente riconosciuto come “lo zio Gerry”.

“Sicuramente la componente fisica, la mia carnalità, il mio quintale di peso hanno agevolato. Hanno iniziato i colleghi, poi “zio” è entrato nello slang giovanile, “bella zio”, e ora i ragazzi chiamano “zio” me, che peso 105 chili, e J-Ax, che ne pesa 55. È una figura per cui nutrono rispetto e una certa complicità”.

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