Giallo di Caronia, uccide il figlio e si suicida. Ecco cosa è successo

Redazione
Giallo di Caronia, uccide il figlio e si suicida. Ecco cosa è successo

Giallo di Caronia, Procura archivia il caso. Ecco cosa è successo. Prima avrebbe ucciso il figlio di 4 anni e poi si sarebbe suicidata gettandosi dal traliccio. È questo, secondo la Procura di Patti, quello che sarebbe successo esattamente un anno fa.

Quando Viviana Parisi, deejay di 41 anni, è trovata morta nei boschi di Caronia, in Sicilia. Era l’8 agosto 2020: poco dopo, il 19 agosto, fu scoperto, sempre nel bosco, anche il cadavere del figlio Gioele.

Dunque, non ci sarebbe stato alcun duplice omicidio, pertanto, la stessa Procura avrebbe chiesto al Gip l’archiviazione del caso. Una conclusione che era anticipata dal responso dei medici legali pochi giorni fa.

Le perizie avevano infatti attribuito la morte di madre e figlio a un omicidio-suicidio.

Fu omicidio e non morte naturale, svolta dopo tre anni

Fu omicidio e non morte naturale: a quasi tre anni dal mattino del 4 dicembre 2018, quando il settantenne Luigi Montagno venne trovato morto, la procura di Siracusa fa luce sul caso.

Alcuni parenti della vittima sporsero denuncia, insospettiti anche dall’incasso di due assegni per 41 mila euro dal conto di Montagno, in momenti immediatamente successivi alla sua morte.

Inoltre, un testamento olografo, di cui si sospetta fortemente l’autenticità, avrebbe consentito all’unico erede nominato di acquisire l’intero, cospicuo patrimonio di Montagno, che non aveva moglie e figli.

Le indagini, compiute dai carabinieri del reparto operativo di Siracusa e del nucleo operativo di Augusta, dirette dai pm Gaetano Bono e Francesca Eva e coordinate dal procuratore della Repubblica Sabrina Gambino, hanno dato una svolta al caso.

Si è proceduto all’estumulazione della salma e l’autopsia ha consentito di escludere inequivocabilmente la morte per cause naturali. Sulle modalità dell’omicidio vige il riserbo.

Droga: traffico Spagna-Italia, tre arresti Gdf di Catania

Quattordici chilogrammi di cocaina e 53 kg di hashish sono sequestrati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Catania nell’ambito di due operazioni antidroga.

Militari delle Fiamme gialle, in due interventi, tra Torino e Comiso (Ragusa), hanno anche arrestato tre stranieri: un 40enne e 45enne originari della Repubblica Dominicana e una colombiana di 36 anni.

L’operazione è avviata a Catania, dove militari della guardia di finanza hanno scoperto l’esistenza di un presunto traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna e destinate al Nord Italia e alla Sicilia.

A Torino, in un doppiofondo di un van guidato dal 40enne, proveniente da Madrid, sono trovati 13 chilogrammi di cocaina. Nel centro della città piemontese è bloccato anche il 45enne, che aveva un chilogrammo dello stesso tipo di droga.

Gli elementi acquisiti in Piemonte hanno condotto i militari della Guardia di finanza di Catania nell’abitazione di Comiso di proprietà della 36enne;, che è la moglie di uno dei due arrestati nel blitz a Torino.

Durante una perquisizione, condotta con l’ausilio delle unità cinofile antidroga della guardia di finanza di Siracusa, sono trovati, nel doppiofondo di un’autovettura parcheggiata nel garage, 53 kg di hashish ad alto potenziale. I tre sono arrestati per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento, su richieste delle autorità giudiziarie competenti, è convalidato dal Gip.

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