Giancarlo Polifroni, 50 anni, ammazzato a colpi di pistola da un killer
Era agli arresti domiciliari. E' stato attirato fuori dalla sua casa in via Dromo. Aveva numerosi precedenti per droga e una condanna per omicidio
Giancarlo Polifroni, 50 anni, ammazzato a colpi di pistola da un killer. Era agli arresti domiciliari. E’ stato attirato fuori dalla sua casa in via Dromo. Aveva numerosi precedenti per droga e una condanna per omicidio.
Un omicidio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, precisamente nella zona della Locride.
La vittima è un 50enne di Bovalino, Giancarlo Polifroni, un individuo precedentemente noto alla polizia per reati associati all’omicidio e al traffico internazionale di droga.
Secondo le poche informazioni rilasciate ieri sera da fonti degli investigatori delle forze dell’ordine, Polifroni era stato recentemente rilasciato dalla prigione e aveva ottenuto gli arresti domiciliari dopo un lungo periodo di detenzione.
La ricostruzione
Secondo le ricostruzioni, Polifroni è stato ucciso in un’evidente esecuzione in stile criminale vicino alla sua casa in via Dromo, non lontana dal centro di Bovalino.
Gli investigatori non escludono la possibilità che Polifroni sia stato attirato fuori di casa con un trabocchetto dall’assassino o da un altro individuo di cui si fidava.
Il killer ha utilizzato una pistola semiautomatica di medio calibro per uccidere Polifroni, sparando almeno cinque colpi da distanza ravvicinata, colpendo la vittima in parti vitali del corpo, causando la sua morte quasi immediata.
L’intervento delle forze dell’ordine
Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti gli uomini del Servizio investigazioni scientifiche dei carabinieri e gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza di Bovalino.
Attualmente, le indagini sono coordinate dalla Procura di Locri, ma potrebbero essere trasferite a Reggio Calabria. Nonostante non sia stata esclusa nessuna pista, stante il passato criminale di Polifroni, gli investigatori stanno valutando attentamente la pista del crimine organizzato.
Giancarlo Polifroni, negli ultimi 12-13 anni, era stato coinvolto in operazioni anticrimine legate al narcotraffico e alla ‘ndrangheta. Addirittura, nel 2004 Polifroni fu condannato in contumacia a 17 anni di carcere per l’omicidio di un giovane locale, ucciso perché non aveva sanato un debito contratto per l’acquisto di droga.