Gianfranco Baldin si tuffa nel fiume per salvare il cane e muore
La corrente ha trascinato via il 63enne che, noncurante del pericolo, si era lanciato senza esitazione nelle acque del fiume nel tentativo di salvare il cane

Gianfranco Baldin si tuffa nel fiume per salvare il cane e muore. La corrente ha trascinato via il 63enne che, noncurante del pericolo, si era lanciato senza esitazione nelle acque del fiume nel tentativo di salvare il cane.
Un tragico evento è accaduto a Gianfranco Baldin, un uomo di 63 anni residente a Tavagnacco, originario di Novara, che è stato trovato senza vita dopo essersi tuffato nel torrente Cormor a Carlino, in provincia di Udine, per salvare il suo cane trascinato dalla corrente.
Il cane era finito in difficoltà nel corso d’acqua e, sebbene sia stato recuperato vivo, Baldin è scomparso nel pomeriggio di sabato 24 maggio intorno alle 18:15.
Le ricerche, durate circa 23 ore, si sono concluse con il ritrovamento del corpo da parte dei vigili del fuoco tramite l’elicottero Drago, a circa trenta metri dal punto in cui era stato visto l’ultima volta. Il calo del livello dell’acqua ha facilitato le operazioni di recupero.
I Vigili del Fuoco
Alla ricerca hanno partecipato i Vigili del Fuoco del distaccamento di Cervignano del Friuli, l’elicottero Drago della base di Venezia, il personale del Sores con l’elisoccorso, e i Carabinieri, che hanno coordinato la viabilità e raccolto testimonianze.
L’incidente sottolinea i rischi associati ai tentativi di salvataggio in situazioni di emergenza fluviale e l’importanza di un rapido intervento coordinato tra più enti di soccorso.
La vicenda evidenzia il sacrificio di Baldin nel tentativo di salvare il proprio animale domestico e la complessità delle operazioni di soccorso in ambienti naturali pericolosi.