Gianluca De Luca muore per una fistola che perdeva sangue
L'uomo, in base alla denuncia presentata dalla moglie, era rimasto al pronto soccorso per ore in attesa di cure al pronto soccorso di Fano
Gianluca De Luca muore per una fistola che perdeva sangue. L’uomo, in base alla denuncia presentata dalla moglie, era rimasto al pronto soccorso per ore in attesa di cure al pronto soccorso di Fano.
Il mondo della ristorazione piange la perdita prematura di Gianluca De Luca, cuoco e pizzaiolo di 49 anni originario di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, e residente a Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino.
La sua morte, avvenuta dopo un episodio critico il 19 ottobre, ha scosso familiari e colleghi, che denunciano ritardi e negligenze nel pronto soccorso dell’ospedale di Fano.
Gianluca, afflitto da una fistola mai completamente guarita, è stato portato in ospedale dalla moglie Mirela Miron, che ha raccontato le difficoltà incontrate: nonostante il forte stato di malessere e la perdita di sangue, l’assistenza è stata tardiva e insufficiente.
Trasferito all’ospedale di Pesaro per essere operato
Solo dopo ore di attesa, e dopo un arresto cardiaco, il cuoco è stato trasferito all’ospedale di Pesaro dove è stato operato, ma purtroppo non ce l’ha fatta.
La denuncia della moglie punta a chiarire le responsabilità di chi era in turno, sottolineando che un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare la vita di Gianluca.
Le esequie sono state celebrate nella sua città natale, Giffoni, dove aveva iniziato la sua carriera nell’albergo di famiglia.
Questa vicenda evidenzia l’importanza di un sistema sanitario efficiente e umano, e ispira a lottare per miglioramenti concreti che possano evitare tragedie simili in futuro.
La memoria di Gianluca diventa così un invito a fare meglio, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a credere nel valore della vita e della cura.