Gianni Pettenati: il cantante di Bandiera Gialla muore a 79 anni
A dare la triste notizia sono stati i familiari. Al cantante dal 2019 era stato concesso di poter usufruire della legge Bacchelli
Gianni Pettenati: il cantante di Bandiera Gialla muore a 79 anni. A dare la triste notizia sono stati i familiari. Al cantante dal 2019 era stato concesso di poter usufruire della legge Bacchelli.
Gianni Pettenati, icona della musica leggera degli anni ’60 e celebre interprete di “Bandiera Gialla”, è scomparso all’età di 79 anni nella sua abitazione ad Albenga, in provincia di Savona.
La triste notizia è stata diffusa dalla figlia Maria Laura attraverso un post sui social, con queste parole: “Nel luogo che ha sempre desiderato, circondato dall’affetto dei suoi cari, dei figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo, e dell’amato gatto Cipria, papà ci ha lasciato dopo una lunga e difficile malattia.
Non abbiamo mai smesso di volergli bene. Un forte abbraccio a te papà. Le esequie saranno celebrate in forma strettamente privata“. Pettenati ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, grazie al successo di “Bandiera Gialla”, creato in un lampo di ispirazione, come amava raccontare.
Aveva vinti agli esordi il Festival di Bellaria
Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, esordì nel 1965 vincendo il Festival di Bellaria ed entrò nel gruppo degli Juniors nel 1966. Con loro, pubblicò il primo 45 giri con la cover “Come una pietra che rotola”, versione italiana di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan.
“Bandiera gialla” segnò il vero successo, versione italiana di “The pied piper”, famoso brano di Crispian St. Peters rilanciato da Patty Pravo per pubblicizzare il Piper Club di Roma.
Proseguì con “Il superuomo”, cover di Donovan, e “Puoi farmi piangere”, su testo di Mogol, basato su “I put a spell on you” di Screamin’ Jay Hawkins.
Nel 1968 raggiunse la finale del Festival di Sanremo con Antoine grazie a “La tramontana”, seguito da hit come “Caldo caldo”, “Cin cin”, “I tuoi capricci” e collaborazioni con importanti autori italiani.
Accanto alla carriera musicale, coltivò quella di critico e scrittore sulla storia musicale italiana. Nel 2019, gli fu concessa la Legge Bacchelli, un sostegno annuale di 24 mila euro riservato a cittadini illustri in condizione di necessità.