Giornata mondiale del teatro: Pompei diventa palcoscenico

Redazione
Giornata mondiale del teatro: Pompei diventa palcoscenico

Giornata mondiale del teatro: Pompei diventa palcoscenico. Una ricorrenza nata a Vienna nel lontano 1961 creata durante il Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa drammaturgo finlandese.

Improvvisazioni, espressione, giochi di ruolo che attraverso la creazione comunicano con voce, espressione e gestualità. Una visione quella teatrale a stretto contatto con il quotidiano, che racconta di sé e si lascia raccontare.

Un mezzo talvolta dimenticato che si fa garante pieno dell’espressione del cittadino. La costante consapevolezza del contesto pur essendo seduti su una poltroncina ad ammirare mimica e gestualità del teatrante.

Rivalutazione piena ne fa il Pompei Theatrum Mundi che dal 24 giugno renderà gloria alla chiara importanza del teatro e che ci riavvicinerà, dopo questo lungo periodo pandemico di Covid, alla normalità.

In scena dal 24 giugno al 25 luglio

Quindici le sere dedicate alla messa in scena teatrale, dal 24 giugno al 25 luglio, un’iniziativa promossa dal Teatro di Napoli, Teatro Nazionale e Parco Archeologico in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival.

La prima edizione per il direttore Roberto Andò che esprime la sua idea di teatro attraverso la catastrofe e la rinascita, una dimensione estetica impregnata di vita vissuta questo nuovo inizio per il teatro 2021, che ha da raccontare tanta tragedia e infinite nuove nascite artistiche.

Un programma ricco impegnerà gli spettatori per quindici giorni, Isabelle Huppert, Sonia Bergamasco, Tiago Rodrigues, Jan Fabre, sensazioni uniche che si faranno spazio nella cornice del Teatro Grande di Pompei.

Una location fuori dal comune alle pendici del tempio dorico, negli scavi di Pompei, odori luci e sensazioni accarezzate dalle voci degli attori e dagli applausi di coloro che vibreranno delle sensazioni create.

S. P.

Giornata mondiale teatro, Franceschini: “Sostegno con misure straordinarie”

“Oggi in tutto il modo si celebra il teatro e lo spettacolo dal vivo. In Italia doveva essere una giornata di festa, una data di una prima ripartenza. Purtroppo non è così. La grave emergenza sanitaria non ha consentito la riapertura di teatri e cinema”. E’ il rammarico che esprime il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Questo non ha consentito le consuete celebrazioni e per il secondo anno consecutivo la giornata mondiale del teatro è ricordata in tutto il mondo con i teatri chiusi. Ma, arriverà presto il momento in cui riapriranno.

E fino a quel momento continueremo ad aiutare gli artisti, le maestranze e tutti gli operatori dello spettacolo; e a sostenere con misure straordinarie le arti di scena”, assicura il titolare del Mic.

Franceschini sottolinea che “la pandemia è stata l’occasione per intervenire in via emergenziale sulle gravi lacune che da tempo questo settore soffre nelle tutele dei lavoratori. E per questo stiamo lavorando a un disegno di legge che possa finalmente correggere questi aspetti, anche raccogliendo le iniziative già presenti in Parlamento”.

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