Giuseppe Barbaro muore dopo 17 giorni di ricovero in ospedale
E' successo all'ospedale Villa Sofia di Palermo. L'uomo era legato al letto senza poter mangiare e in attesa di un intervento per una frattura
Giuseppe Barbaro muore dopo 17 giorni di ricovero in ospedale. E’ successo all’ospedale Villa Sofia di Palermo. L’uomo era legato al letto senza poter mangiare e in attesa di un intervento per una frattura.
Un uomo di 76 anni, Giuseppe Barbaro, è deceduto all’ospedale Villa Sofia di Palermo dopo 17 giorni di ricovero, l’ultimo lunedì 6 gennaio. L’uomo era ricoverato in attesa di essere operato per una frattura alla spalla sinistra. Tuttavia, la causa della morte non è stata determinata.
La famiglia dell’uomo ha presentato un esposto alla Procura di Palermo, assistiti dall’avvocato Andrea Dell’Aira, affermando che Barbaro stava bene prima del ricovero ed accusano i sanitari per la sua morte.
Le accuse dei familiari
Secondo l’esposto dei familiari, il personale sanitario avrebbe ignorato le condizioni del paziente, che presentava alti livelli di sodio nel sangue e disidratazione, oltre ad un peso corporeo notevolmente inferiore alla media.
Inoltre, sostengono che il personale non avrebbe diagnosticato opportunamente un’infezione polmonare bilaterale che Barbaro avrebbe sviluppato durante il ricovero.
Il paziente è rimasto nel reparto di pronto soccorso dal 21 al 24 dicembre 2024 senza che venisse programmato alcun intervento chirurgico.
La figlia di Barbaro ha inoltre riferito che il padre era stato legato all’interno dell’ospedale, mostrava segni di confusione mentale, e non poteva mangiare da solo.
A seguito di questi eventi, è iniziata una procedura legale che dovrebbe portare al sequestro del corpo e al suo trasporto all’istituto di medicina legale per un’autopsia.
L’uomo godeva di buona salute
Barbaro è giunto in ospedale il 21 dicembre con una frattura alla spalla causata da una caduta in casa. Secondo sua figlia, l’uomo godeva di buona salute e non soffriva di altre patologie.
È stato trasferito al reparto ortopedico solo il 24 dicembre, e lì le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. In seguito, è stato riferito alla famiglia che Barbaro presentava diversi focolai di polmonite.
Nonostante ciò, secondo la figlia, Barbaro non è stato trasferito in terapia intensiva e le condizioni del suo sodio non sono mai state stabilizzate.
La difesa dell’ospedale
Davide Bonomo, primario del reparto di Ortopedia di Villa Sofia, ha dichiarato che Barbaro non era un paziente in pericolo di vita. Secondo lui, l’anziano paziente necessitava di un intervento chirurgico per la frattura alla spalla, ma la presenza di polmonite, la sua età e le sue condizioni generali non permettevano di procedere con l’operazione.
Secondo Bonomo, dopo la diagnosi di polmonite, sono state avviate tutte le terapie opportune. Nel frattempo, la procura ha disposto l’autopsia per determinare le cause della morte.
Recentemente, il presidente della Regione Renato Schifani ha effettuato un sopralluogo nel reparto di ortopedia stessa dove erano stati segnalati vari disservizi e pazienti in attesa di operazioni per fratture.