Giuseppe Di Folco è morto nell’esplosione dovuta a fuga di gas

Redazione
Giuseppe Di Folco è morto nell’esplosione dovuta a fuga di gas

Giuseppe Di Folco è morto nell’esplosione dovuta a fuga di gas. L’uomo è deceduto dopo alcuni giorni d’agonia in un letto dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, combattendo tra la vita e la morte.

Non ce l’ha fatta Giuseppe Di Folco, settant’anni, rimasto gravemente ferito in un’esplosione con incendio al casello dell’autostrada nel territorio del Frusinate, a Castrocielo.

Ad annunciarlo è proprio il primo cittadino di Castrocielo, in provincia di Frosinone, Giovanni Fantaccione. “Il nostro concittadino non ce l’ha fatta, determinanti le gravi ustioni riportate su tutto il corpo.

A nome dell’amministrazione comunale e della cittadinanza di Castrocielo esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia per la tragica e imprevedibile scomparsa di Giuseppe, per anni dipendente Autogrill e da poco tempo in pensione. Riposa in pace Giuseppe”.

Il decesso è sopraggiunto nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 settembre. Il pensionato aveva ustioni sulla maggior parte del corpo. Sulla vicenda indagano ora i carabinieri di competenza territoriale.

I fatti

I fatti risalgono alla mattina presto di venerdì scorso 15 settembre, quando secondo quanto ricostruito finora l’uomo si trovava nei pressi dell’autostrada e pare si stesse preparando da mangiare.

Non è ancora chiara la dinamica esatta dell’accaduto al vaglio dei militari, l’ipotesi è che ci sia una fuga di gas dalla quale si sarebbe generata un’esplosione con incendio. Le fiamme dunque avrebbero raggiunto il settantenne, che è rimasto gravemente ustionato e per lui sono servite cure mediche urgenti.

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e il personale sanitario, che lo ha trasportato con l’ambulanza in ospedale. Date le sue condizioni di salute che sono parse fin da subito critiche, si è reso necessario il trasferimento con l’eliambulanza a Roma, al centro grandi ustionati.

I medici hanno fatto di tutto per cercare di salvarlo. Purtroppo le ustioni erano molto estese, più dell’80%, e le condizioni di salute del paziente sono precipitate fino a condurlo al decesso.

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