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Giuseppe Garibaldi costretto a scusarsi al Grande Fratello
Giuseppe Garibaldi costretto a scusarsi al Grande Fratello. Contrariamente agli anni precedenti, i concorrenti di questa edizione del Grande Fratello sono entrati nella casa con la consapevolezza di dover evitare linguaggio volgare, insulti e, ovviamente, bestemmie (che portano ancora alla squalifica immediata).
Anche quando sfugge loro un vaffa, i concorrenti si coprono subito la bocca con espressioni di pentimento. Tuttavia, ieri, Giuseppe Garibaldi ha detto qualcosa di più colorito durante una conversazione con Anita e Vittorio nel tugurio: “Mannaggia la pu***na”.
Immediatamente dopo la parolaccia, il ragazzo si è coperto il viso con le mani e ha chiesto scusa agli autori: “No scusa, scusatemi, davvero non mi sono proprio reso conto”. Questa volta è scampato alla squalifica, ma il concorrente dovrebbe fare più attenzione. Perché se dopo la frase “mannaggia la” avesse pronunciato il nome della Ciccone, avrebbe rischiato l’eliminazione.
Giuseppe Garibaldi e la sua esperienza al Grande Fratello
Giuseppe Garibaldi ha poi dichiarato: “Lasciare il mio paesino ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Perdere alcune cose e stare male ti fa crescere, ti aiuta a guardare il mondo da un’altra prospettiva. Parlo per esperienza personale. Prima di lasciare il mio paese avevo una mentalità molto chiusa.
Ero sempre circondato dalle stesse persone e non avevo modo di confrontarmi con individui diversi, con altre culture e con una maggiore istruzione di me. Ricordate che abitavo in un piccolissimo paesino del sud. Mi relazionavo solo con pochi amici che avevano le stesse idee. Amo il mio paesino e per me è il migliore al mondo, ma in questo momento sto parlando solo di mentalità.
Ad esempio, quando ho iniziato a lavorare in discoteca, mio fratello maggiore mi diceva: ‘Ma sei pazzo a lavorare a Milano in una discoteca dove succede di tutto?’. Lui ha quella mentalità di cui parlavo, ha una famiglia e dei figli. Anche sulla discoteca ha un certo pregiudizio. Pensate che prima di iniziare a lavorarci, non ero mai stato in una discoteca“.
