Giuseppe Papagni, 36enne di Brindisi morto in Venezuela. Era in vacanza
La vacanza di Giuseppe Papagni, un ufficiale di bordo di 36 anni di Brindisi, nell'isola di Aruba, nel mare Caraibico a nord del Venezuela, si è trasformata in una terribile tragedia
Giuseppe Papagni, 36enne di Brindisi morto in Venezuela. Era in vacanza. La vacanza di Giuseppe Papagni, un ufficiale di bordo di 36 anni di Brindisi, nell’isola di Aruba, nel mare Caraibico a nord del Venezuela, si è trasformata in una terribile tragedia.
La sua vita è stata persa in un incidente stradale avvenuto mentre viaggiava da solo a bordo di un’auto presa a noleggio, una Kia Rio. Poco prima delle 3 del mattino, il veicolo è uscito fuori strada dopo aver imboccato una curva nella zona di Tamarijn, mentre Giuseppe Papagni stava raggiungendo un villaggio turistico.
Nonostante l’arrivo tempestivo di un’ambulanza e degli agenti della polizia stradale, i tentativi di soccorso sono stati vani. Il veicolo si è ribaltato, rimanendo in bilico, ed è infine andato a schiantarsi nei pressi di alcuni alberi.
Giuseppe Papagni sarebbe morto sul colpo, come accertato da un medico. La famiglia del 36enne non è stata messa al corrente del tragico avvenimento.
Al momento, non sono emerse cause specifiche che abbiano determinato l’incidente. Questo è un triste ricordo di come una vacanza possa trasformarsi in una terribile tragedia.
La notizia è giunta a Brindisi non per i canali ufficiali
La tragica notizia è giunta fino a Brindisi il giorno successivo grazie a degli amici del 36enne, non tramite canali ufficiali. Al momento, la salma attende di essere rimpatriata in Italia, dopo i contatti effettuati dalla famiglia con la rappresentanza consolare dei Paesi Bassi, nazione di cui il defunto faceva parte.
Questa operazione non solo richiederà l’adempimento di pratiche burocratiche ma anche l’affronto di ingenti spese per il trasporto della salma in Puglia. Per questo motivo, dei suoi amici hanno promosso una raccolta fondi per far fronte a tali costi elevati.
Giuseppe Papagni era un perito del trasporto marittimo che aveva studiato presso l’istituto tecnico Nautico “Carnaro” tra il 2001 e il 2006. In seguito, aveva completato gli studi presso la Fondazione Accademia Italiana della Marina mercantile di Genova e lavorato come ufficiale a bordo delle compagnie di navigazione Windstar Cruises e Carnival Cruise Line.
Nonostante la sua lunga assenza, il 36enne tornava regolarmente a casa e nel quartiere Minnuta per trascorrere del tempo con il padre Marino, un ex-ferroviere pensionato, la madre Rosa e la sorella Valeria.
La sua improvvisa scomparsa ha causato grande dolore anche tra i parenti e gli amici più cari, i quali sperano di poter presto salutare per l’ultima volta Giuseppe.
L’incidente una pura fatalità
In riferimento alla tragica vicenda che ha colpito la Famiglia Papagni, quest’ultima desidera precisare che Giuseppe si trovava in ottime condizioni fisiche, psicologiche e psichiche al momento dell’incidente e che si è trattato di una pura fatalità.
La famiglia, inoltre, desidera ribadire che le autorità consolari e ministeriali hanno agito e continuano ad agire in modo esemplare mostrando grande umanità e rispetto nei confronti della situazione, nonché per le persone più vicine a Giuseppe.
Si sottolinea anche l’enorme gesto di solidarietà da parte della compagnia navale “WindStar Cruises”, per la quale Giuseppe Papagni lavorava, che si dimostra ancora solidale nel dolore della sua perdita mettendo a disposizione ogni risorsa necessaria per il rapido trasferimento della salma.