Giuseppe Prestifilippo muore a 78 anni dopo tre mesi di coma
L'uomo era stato colpito dal vicino di casa con un tubo rotto. L'aggressore, nei giorni scorsi, aveva chiesto il patteggiamento, respinto, poi, dal giudice
Giuseppe Prestifilippo muore a 78 anni dopo tre mesi di coma. L’uomo era stato colpito dal vicino di casa con un tubo rotto. L’aggressore, nei giorni scorsi, aveva chiesto il patteggiamento, respinto, poi, dal giudice.
La tragica vicenda di Giuseppe Prestifilippo, un anziano di 78 anni di Alezio, in provincia di Lecce, si è conclusa dopo tre mesi e mezzo di agonia in seguito a una violenta lite di vicinato.
L’episodio, avvenuto il 2 agosto per futili motivi legati a un presunto danneggiamento di un tubo d’irrigazione, ha visto Prestifilippo colpito al volto da Carmine Rizzo, 43 anni, che lo ha fatto cadere violentemente a terra provocandogli lesioni cerebrali irreversibili.
Trasferito in una clinica a Milano, l’anziano non si è mai ripreso, e la sua morte ha aggravato la posizione dell’aggressore.
Inizialmente indagato per lesioni gravissime, Rizzo aveva tentato un patteggiamento di tre anni e mezzo, ma il giudice del tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, ha respinto la proposta, ritenendola non congrua.
L’accusa ora sarà di omicidio preterintenzionale
Con il decesso di Prestifilippo, l’accusa nei confronti di Rizzo si trasformerà probabilmente in omicidio preterintenzionale, sottolineando la gravità dell’episodio e la necessità di una giustizia rigorosa.
Questa storia ci ricorda quanto sia fondamentale promuovere la convivenza civile e risolvere i conflitti con dialogo e rispetto, trasformando anche le situazioni più difficili in occasione di crescita e miglioramento personale.
È un invito a essere migliori, a costruire comunità più forti e a non lasciare che la violenza rovini vite e famiglie.