Grandine e temporali continuano a devastare l’agricoltura pugliese

Redazione
Grandine e temporali continuano a devastare l’agricoltura pugliese

Grandine e temporali continuano a devastare l’agricoltura pugliese. Le campagne pugliesi hanno dovuto subire altri giorni di piogge intense, vento e grandine.

Giornate che hanno portato a vari danni registrati in più zone. Immediata la segnalazione di Cia Agricoltori Italiani della Puglia.

“Uva distrutta, olive a terra, pomodori rovinati e raccolti irrimediabilmente compromessi. E’ stato un sabato disastroso per l’agricoltura pugliese. In provincia di Taranto colpite anche le zone di Castellaneta, Martina e diverse zone rurali fra costa ed entroterra.

Nell’area di Castellaneta si è verificata anche una tromba d’aria, mentre le raffiche di vento hanno spezzato gli alberi e piegato le piantine piccole di alberi da frutta messe a dimora da poco tempo”.

Raffaele Carabba, presidente regionale della Cia Agricoltori

“Negli ultimi mesi, stiamo rilevando una media di un episodio calamitoso ogni 20 giorni. Dal 2013, l’anno in cui la Xylella si è abbattuta come una piaga sull’olivicoltura del Salento, gli agricoltori stanno sopportando 7 anni di disastri.

Il problema, lo sappiamo, è quello drammatico dei cambiamenti climatici in atto, ma è anche vero che nessun provvedimento strutturale è assunto dai governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni per intervenire soprattutto sul sistema delle assicurazioni.

Noi lo diciamo da almeno due lustri: occorre ampliare la possibilità di assicurarsi contro le calamità, è necessario rendere più sostenibili e accessibili le polizze anche alle piccole e medie imprese del comparto primario.

Oggi è accaduto di nuovo: decine di agricoltori hanno visto azzerare i propri sacrifici nel giro di mezz’ora, sono mazzate che stroncherebbero chiunque.

Le imprese agricole, ne siamo certi, cercheranno ancora una volta di raccogliere i cocci e metterli insieme per continuare, noi li sosterremo con tutta la nostra forza, ma è sempre più dura ricominciare dopo eventi che azzerano il lavoro di un anno”.

Le conseguenze di queste continue calamità per la Puglia stanno diventando drammatiche, prova ne è il decremento dal 40 al 60% per il grano in tutto il nord della Puglia, dal Tavoliere alla Bat e ai campo del Barese.

Alessandro Pallavicini

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