Grosseto: omicidio Giuseppina De Francesco, indagata la figlia
Grosseto: omicidio Giuseppina De Francesco, indagata la figlia. Una persona è iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio nella vicenda della morte di Giuseppina De Francesco, una donna di 76 anni il cui corpo è rinvenuto nella dimora di famiglia a Grosseto l’8 Giugno scorso.
Nel mirino degli inquirenti è finita la figlia 50enne, Benedetta Marzocchi che, nell’imminenza del ritrovamento, aveva riferito di un’aggressione subita da entrambe da parte di due incappucciati.
Gli investigatori avevano immediatamente avviato le indagini per omicidio. Il cadavere dell’anziana ex insegnante in pensione recava infatti evidenti segni di percosse.
Violenze che l’autopsia avrebbe poi confermato. La donna sarebbe deceduta per le botte ricevute. La figlia, che aveva riportato graffi a braccia e gambe, nel frattempo era ricoverata in ospedale a Grosseto, e lì è rimasta ricoverata per due settimane.
E attorno a lei che gli investigatori hanno stretto il cerchio
La versione di Benedetta Marzocchi infatti non ha mai convinto gli investigatori dell’Arma dei carabinieri, guidati dal sostituto procuratore di Grosseto Giampaolo Melchionna.
Il pm ha interrogato stamattina la figlia 52enne, dopo che è stata dimessa dall’ospedale Misericordia di Grosseto, dove è stata ricoverata nel reparto di psichiatria due settimane in seguito allo stato confusionale in cui era caduto subito dopo l’arrivo dei carabinieri nella villa.
Stando a quanto si è appreso, nell’interrogatorio con il pubblico ministero, la donna si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere. Il magistrato ha firmato un decreto di fermo e ha disposto che la figlia sia trasferita in carcere.
L’arresto è avvenuto sulla base di una serie di “elementi fortemente indizianti” nei confronti di Marzocchi emersi dalle indagini del nucleo investigativo dell’Arma dei carabinieri di Grosseto, dagli accertamenti preliminari e dall’esame medico-legale dal sopralluogo dei tecnici del Ris.
Giuseppina De Francesco, insegnante in pensione, è morta massacrata di botte. Sulla base dell’autopsia, il decesso sarebbe provocato da una serie di lesioni, ferite, ecchimosi e dallo schiacciamento del torace.
La mattina del delitto, la figlia è trovata dai soccorritori del 118 con una serie di graffi alle braccia e alle gambe e poi ricoverata in ospedale.