Grottaglie (Taranto): Furto di Uva, padre e figli denunciati
Grottaglie (Taranto): Furto di Uva, padre e figli denunciati. Aumentano in Puglia i furti di Uva da tavola. Il diffuso fenomeno dei furti di chicchi pregiati sta provocando negli ultimi tempi consistenti danni economici al settore.
L’ultimo episodio è avvenuto a Grottaglie, in provincia di Taranto.
I ladri sono padre e figlio. Un padre e un figlio, rispettivamente di 55 e 20 anni, sono stati colti sul fatto a rubare uva da tavola.
Il personale del Commissariato del posto ha denunciato in stato di libertà per furto aggravato in concorso tra loro i due uomini.
L’avvistamento è avvenuto quando i poliziotti stavano percorrendo la SS7. L’intento quello di controllare la zona rurale a cavallo tra i comuni di Grottaglie e Monteiasi.
Il sospetto della polizia.
Hanno così notato un individuo che si stava velocemente addentrando in un ampio vigneto. L’uomo stava scendendo da un automezzo furgonato, munito di cesoia e cassette di plastica.
Il personale di polizia ha perciò deciso di parcheggiare l’auto di servizio poco lontano e seguire a piedi il sospetto.
L’agguato tra i vigneti.
Senza farsi notare, gli agenti si sono introdotti tra i filari del vigneto ed hanno raggiunto a piedi l’uomo, intento al taglio dei grappoli in una proprietà privata.
La refurtiva.
In pochi minuti e con estrema abilità, aveva già riempito due casse da 25 chilogrammi cadauna.
Il 55enne è stato perciò immediatamente fermato e davanti all’evidenza dei fatti non ha potuto far altro che ammettere le sue responsabilità. Pochi istanti dopo, gli agenti hanno raggiunto il furgone, un Fiat Doblò.
La presenza del complice.
Lì hanno fermato e identificato un giovane, figlio dell’uomo sorpreso a rubare l’uva. Ladri recidivi.
Nella parte retrostante del mezzo hanno inoltre recuperato altre 4 casse di plastica, una delle quali già piena d’uva della stessa qualità di quella appena rubata.
Le conseguenze del furto d’Uva.
I due uomini, che annoveravano già diversi precedenti analoghi, sono stati accompagnati presso gli Uffici del Commissariato.
Dopo aver espletato le formalità di rito, sono stati denunciati in stato di libertà e l’uva recuperata è stata restituita subito al proprietario del vigneto.
Mariagrazia Veccaro