I curdi accusano la Turchia: «Armi chimiche contro i bambini»

Redazione
I curdi accusano la Turchia: «Armi chimiche contro i bambini»
epa07252705 Turkish forces and Members of the Turkish-backed Free Syrian Army move some 10km away from Manbij town in northern Syria, 29 December 2018. According to reports on 28 December 2018, The US-backed Kurdish People's Protection Units (YPG) and the Syrian Democratic Forces (SDF), which control a 250km territory in northern Syria, asked Assad's Syrian army to take over control of Manbij town (some 40km from Syrian-Turkish border) in order to protect it from a potential Turkish attack. On 19 December 2018 US President Donald J. Trump announced the withdrawal of US forces from Syria, and on 24 December 2018 he said that Turkey, a NATO ally, will be clearing the last of IS pockets in Syria. Turkey classifies the YPG and SDF as terrorist organizations. EPA/STR

Uno sguardo perso nel vuoto. Il corpicino sfigurato dalle ustioni su un letto d’ospedale. Un altro disteso con gli arti sepolti sotto un fitto bendaggio. I curdi mostrano al mondo le immagini di queste piccole vittime per denunciare il presunto uso di armi chimiche vietate contro i bambini, nei bombardamenti turchi sulla città sotto assedio di Ras al Ayn, nel nord della Siria appena oltre il confine.

Le accuse dei Curdi

«Fosforo bianco e napalm» usati in modo indiscriminato di fronte alla resistenza curda, denunciano invocando il ritorno delle ong internazionali «per investigare». Accuse seccamente respinte da Ankara.

La replica di Ankara

«Tutti sanno che l’esercito turco non ha armi chimiche nel suo arsenale. Alcune informazioni ci indicano che» i curdi dello «Ypg usano armi chimiche per poi accusare la Turchia», ha replicato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.

Gli organi Internazionali

Esperti chimici dell’Onu hanno annunciato che stanno raccogliendo informazioni, dopo le notizie sul presunto uso di fosforo bianco da parte delle forze turche, nell’offensiva in Siria contro i curdi. Anche l’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) ha reso noto che è al corrente della situazione e che sta “raccogliendo informazioni in merito al possibile uso di armi chimiche”.

Sul cessate il fuoco

Il presidente turco Erdogan ha affermato che in base all’accordo raggiunto con gli Stati Uniti, ‘le nostre truppe non lasceranno la zona di sicurezza’ concordata nel nord-est della Siria dopo la fine delle ostilità. “Alla fine delle 120 ore” di tregua “la nostra operazione Fonte di pace continuerà in modo ancora più determinato se gli Usa non manterranno le promesse” sull’evacuazione delle milizie curde dalla zona di sicurezza della Turchia.  Il presidente turco ha anche fornito alla stampa il suo bilancio dell’operazione militare nel nord della Siria. Fino all’inizio della tregua “abbiamo preso sotto controllo 65 zone abitate, tra cui i centri di Tal Abyad e Ras al Ayn”, sono morti “4 nostri soldati e 74 membri dell’Esercito nazionale siriano” alleato e “abbiamo neutralizzato (cioè ucciso, ferito o catturato) circa 750 terroristi”.

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