I curdi accusano la Turchia: «Armi chimiche contro i bambini»
Uno sguardo perso nel vuoto. Il corpicino sfigurato dalle ustioni su un letto d’ospedale. Un altro disteso con gli arti sepolti sotto un fitto bendaggio. I curdi mostrano al mondo le immagini di queste piccole vittime per denunciare il presunto uso di armi chimiche vietate contro i bambini, nei bombardamenti turchi sulla città sotto assedio di Ras al Ayn, nel nord della Siria appena oltre il confine.
Le accuse dei Curdi
«Fosforo bianco e napalm» usati in modo indiscriminato di fronte alla resistenza curda, denunciano invocando il ritorno delle ong internazionali «per investigare». Accuse seccamente respinte da Ankara.
La replica di Ankara
«Tutti sanno che l’esercito turco non ha armi chimiche nel suo arsenale. Alcune informazioni ci indicano che» i curdi dello «Ypg usano armi chimiche per poi accusare la Turchia», ha replicato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar.
Gli organi Internazionali
Esperti chimici dell’Onu hanno annunciato che stanno raccogliendo informazioni, dopo le notizie sul presunto uso di fosforo bianco da parte delle forze turche, nell’offensiva in Siria contro i curdi. Anche l’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) ha reso noto che è al corrente della situazione e che sta “raccogliendo informazioni in merito al possibile uso di armi chimiche”.
Sul cessate il fuoco
Il presidente turco Erdogan ha affermato che in base all’accordo raggiunto con gli Stati Uniti, ‘le nostre truppe non lasceranno la zona di sicurezza’ concordata nel nord-est della Siria dopo la fine delle ostilità. “Alla fine delle 120 ore” di tregua “la nostra operazione Fonte di pace continuerà in modo ancora più determinato se gli Usa non manterranno le promesse” sull’evacuazione delle milizie curde dalla zona di sicurezza della Turchia. Il presidente turco ha anche fornito alla stampa il suo bilancio dell’operazione militare nel nord della Siria. Fino all’inizio della tregua “abbiamo preso sotto controllo 65 zone abitate, tra cui i centri di Tal Abyad e Ras al Ayn”, sono morti “4 nostri soldati e 74 membri dell’Esercito nazionale siriano” alleato e “abbiamo neutralizzato (cioè ucciso, ferito o catturato) circa 750 terroristi”.