I problemi per Chiara Ferragni aumentano: interviene la Guardia di Finanza
I problemi per Chiara Ferragni stanno moltiplicandosi: la Guardia di Finanza ha ottenuto documenti riguardanti pandori e uova di cioccolato
I problemi per Chiara Ferragni aumentano: interviene la Guardia di Finanza. I problemi per Chiara Ferragni stanno moltiplicandosi: la Guardia di Finanza ha ottenuto documenti riguardanti pandori e uova di cioccolato.
In base alle indagini delle Fiamme gialle, sarà compito del giudice stabilire se sussistono supposizioni di evasione e a chi attribuirle. Anche la procura di Prato ha cominciato a studiare l’argomento senza indagati presenti. Questo Natale si rivela come uno dei periodi più complicati mai vissuti dall’imprenditrice e influencer.
A seguito dello scoppio della vicenda Balocco, Chiara Ferragni ha deciso di fare uso del silenzio e si è affidata a un gruppo di esperti specializzati nella gestione delle crisi aziendali (guarda).
I dossier della Guardia di Finanza
Svolta importante, però, arriva da parte della Guardia di Finanza che ha cominciato a raccogliere i dossier riguardanti le due campagne pubblicitarie e di beneficenza (ovvero, quelle concernenti i pandori e le uova di cioccolato), su richiesta dell’avvocato generale di Milano, Eugenio Fusco, che sta conducendo le indagini sul caso.
Sebbene non si tratti ancora di un’acquisizione formale dei documenti a seguito di un’ordinanza emessa dal PM (che potrebbe essere emessa nei prossimi giorni), come riporta il Corriere della Sera, si tratta soltanto di una raccolta di documenti provenienti da fonti pubbliche, come risulta dall’ordinanza emessa il 14 dicembre scorso dall’Antitrust, in seguito alle segnalazioni di Codacons e Assourt.
Il punto centrale della questione riguarda il ruolo giocato da Chiara Ferragni, se sia stata meramente il volto delle due campagne o se abbia avuto un ruolo “operativo” nella decisione di come strutturarle e in che modo veicolare il suo messaggio.
Le indagini si stanno concentrando anche su una frase pronunciata da Chiara Ferragni nel suo video di scuse pubblicato sui social media: “Capisco di aver commesso un errore di comunicazione”, ammette, “Imparerò da questo per il futuro, separando in modo netto ogni attività benefica da quelle commerciali.”
Pare che sia stato confermato che le due dichiarazioni siano state effettuate in coppia, il che potrebbe implicare una possibile responsabilità. Allo stesso tempo, vengono individuate tutte le figure coinvolte, oltre a Ferragni, nelle iniziative di Balocco e nell’analoga operazione delle uova pasquali di Dolci Preziosi.
L’Antitrust ha imposto una multa di 420 mila euro a Balocco di Fossano spa (Cuneo), e contemporaneamente, ha inflitto un’ammenda di oltre un milione di euro alle due aziende associate a Chiara Ferragni, Fenice srl e Tbs crew srl. Seguendo l’esempio di Milano, la prima procura ad avviare un procedimento, anche Prato ha aperto un’indagine del modello 45, ovvero senza presumere illeciti e senza nominare sospettati.
Raffaele De Filippis