Il giallo del cadavere mummificato con 9mila euro in contanti

20 Giugno 2022 - 15:45

Il giallo del cadavere mummificato con 9mila euro in contanti

Il giallo del cadavere mummificato con 9mila euro in contanti. Il ritrovamento risalirebbe al 23 maggio scorso ma, secondo quanto riporta il Secolo XIX, non è stato reso noto fino ad oggi, lunedì 20 giugno.

Gli inquirenti infatti, che conducono le indagini, hanno voluto mantenere il massimo riserbo. Il cadavere mummificato apparterrebbe a un uomo, persona scomparsa nel 2012.

E’ successo a  Genova, di preciso nel quartiere Cornigliano, dove alcuni operai intenti a tagliare le sterpaglie hanno rinvenuto i resti del cadavere ormai mummificato. Accanto a quello che resta del corpo, gli operai hanno trovato anche 9mila euro in contanti.

La denuncia della scomparsa

Secondo il medico legale, il decesso dell’uomo sarebbe avvenuto almeno 5 anni fa e nessuno si è mai accorto prima del cadavere. All’epoca la sorella della vittima sporse denuncia di scomparsa. La donna è però deceduta tre anni fa, nel 2019.

Sul posto del ritrovamento del cadavere, in via Siffredi, sono giunti le forze dell’ordine e il medico legale. Si è potuto stabilire a chi appartenesse il cadavere perchè aveva indosso i documenti di identità.

Attorno al vero e proprio giallo del ritrovamento del cadavere girano diverse domande. Prima della scomparsa, l’uomo ha abitato presso l’appartamento della sorella, in piazza Mario Conti, proprio accanto a via Cornigliano.

Il cadavere è stato rinvenuto a circa 500 metri di distanza dall’abitazione. Secondo le informazioni raccolte dalla polizia l’uomo, che oggi avrebbe avuto 84 anni, ha vissuto per un po’ di tempo in strada, dormendo in auto.

Le analisi di laboratorio

Solo le analisi di laboratorio permetteranno di datare in maniera più precisa il periodo del decesso. Dopo la denuncia di scomparsa, l’anziano avrebbe vagato per circa 5 anni senza che nessuno denunciasse un avvistamento.

Un altro mistero da svelare sono i 9mila euro in contanti ritrovati vicino ai resti. Le forze dell’ordine indagano per capire se il denaro fosse della vittima o appartenesse a qualcun altro che, per motivi da accertare, lo ha lasciato lì non accorgendosi del corpo senza vita.

Non è neppure da escludere che l’uomo, dormendo in auto, tenesse la pensione con sé. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Giovanni Arena. I primi accertamenti subito dopo il ritrovamento sono stati affidati agli agenti delle volanti della questura e a quelli della polizia stradale.

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Redazione

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