Il grido di dolore e di allarme degli asili nido

Redazione
Il grido di dolore e di allarme degli asili nido

Il grido di dolore e di allarme degli asili nido. Questo è il grido di dolore e di allarme degli asili nido. Dimenticati dal governo. Siamo state le prime a chiudere, 24 febbraio, e ad oggi non sappiamo se riapriremo. Ma soprattutto nei decreti sono stato previsti solo 65 milioni per lo 0-6 , che significa 2/3 mila euro a struttura.
Stiamo correndo concretamente il rischio di trovarci a settembre con il 50% degli asili falliti, e gli altri indebitati. Pensiamoci!!

Caro Governo,
Se questa è la tua decisione, se credi che gli asili e le scuole dell’infanzia debbano rimanere chiusi fino a settembre, allora devi assumerti la tua responsabilità.
Devi assolutamente garantire a tutti gli operatori del comparto idonei strumenti di integrazione salariale – tra cui la cassa in deroga – fino alla riapertura. A settembre, peraltro, non so se ci saremo ancora tutti per verificare se hai fatto il tuo dovere.

Sicuramente riapriremo in pochi, con strutture semi deserte e pieni di debiti. Le famiglie non potranno permettersi un nido o una scuola privati perché molti di loro, mamme e papà, come noi avranno perso il lavoro. Altri non riapriranno mai più, almeno il 40% delle strutture sul territorio italiano. Oggi realizziamo che una vita di sacrifici, di studio e di passione vedrà presto la parola fine. Sei sicuro, caro Governo, che ci puoi lasciar fallire?

I perchè

Perché siamo i fanalini di coda dell’Europa? Perché in Danimarca, Norvegia, Svizzera, Germania, Francia, Inghilterra, Austria, Grecia e Olanda per nominarne alcuni, hanno riaperto le scuole 0-6, o addirittura le hanno sempre lasciate operative per i cosiddetti “lavoratori essenziali”? Perché loro si e noi no?

Perché si dà la possibilità di riaprire solo ad attività ludico didattiche, che non richiedono anni di studio e formazione professionale, e non a quelle che hanno contribuito ad agevolare la vita delle famiglie, a dare un supporto attivo e concreto alla genitorialità, a valorizzazione la crescita dei bambini con una programmazione educativa comprovata e controllata?

Noi parliamo quotidianamente ai bambini e alle famiglie di regole, routines e proposte educative in un linguaggio semplice e chiaro.
Proprio quella chiarezza, semplicità e proposte che, da parte Tua, non si sono mai viste.

Ci siamo illusi di avere un dialogo aperto, abbiamo lavorato senza sosta da febbraio per ripensare ai nostri servizi e produrre protocolli, abbiamo parlato con esponenti politici ma alla fine, senza alcun preavviso, ci siamo accorti che in realtà un dialogo non c’è mai stato.
Noi abbiamo grandi responsabilità verso i futuri cittadini di questo paese e Tu, caro Governo, hai enormi responsabilità verso il sistema educativo 0-6 italiano. Assumitele!!

Garantisci la nostra sopravvivenza attraverso la cassa in deroga garantita, gli sgravi fiscali, l’esenzione dalle tasse, i contributi a fondo perduto, ma non per pochi mesi, perché per tornare a dormire la notte impiegheremo almeno due anni e mezzo.
Questo è un grido disperato di migliaia di donne e uomini che, con professionalità, si sono sempre occupati di educare con il sorriso sulle labbra le future generazioni di cittadini italiani.

Presidente Assonidi
Federica Ortalli

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