Il lamento di Casalino: “Lavoro per Conte ma mi sminuiscono”

Redazione
Il lamento di Casalino: “Lavoro per Conte ma mi sminuiscono”

Il lamento di Casalino: “Lavoro per Conte ma mi sminuiscono”. Il 14 settembre, ma 20 anni dopo, i concorrenti dell’iconica prima edizione del Grande Fratello si sono ritrovati per la prima volta in una reunion storica.

Barbara d’Urso ha aspettato la mezzanotte, perché sono i dettagli a fare la differenza. E poco dopo lo scoccare delle 00.00 hanno fatto il loro ingresso nello studio di Live – Non è la d’Urso gli 8 partecipanti del Gf 1.

Non c’era Pietro Taricone, prematuramente scomparso nel 2010 a causa di un incidente con il paracadute. Ma al quale è dedicato un toccante ricordo nel drive-in in occasione del decennale della sua morte.

E non c’era Rocco Casalino, assente giustificato visto l’alto ruolo istituzionale che ricopre al fianco del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

L’ingegnere del Grande Fratello 1, però, in qualche modo c’è voluto essere e ha scritto una lettera in cui ha ripercorso i suoi anni dopo l’esperienza del reality.

La lettera

“Cara Barbara, sono passati 20 anni da quando dieci sconosciuti, ragazzi e ragazze quasi tutti non ancora trentenni, entrammo per la prima volta nella casa del Grande Fratello.”

“Io ero tra loro, non sapevo cosa ci aspettasse”, ha esordito Rocco Casalino nella sua lettera, rivolgendosi direttamente alla conduttrice.

Nelle parole di Casalino emerge l’incoscienza di chi sperimenta qualcosa di nuovo, mai visto in tv, “che riscriveva le regole del linguaggio televisivo conosciute fino ad allora. Io vi ho partecipato con l’idea di fare una nuova esperienza lunga 100 giorni”.

I nomi dei concorrenti del primo Grande Fratello sono impressi nella mente di tutti gli appassionati del genere, anche a 20 anni di distanza.

Inevitabilmente Rocco Casalino viene ricordato per quella storica esperienza. Ma al portavoce del premier sembra pesare questa associazione, da cui non è mai riuscito ad affrancarsi.

“Oggi dispiace vedere che quella che per molti di noi fu una semplice esperienza di soli tre mesi, in fondo una piccola parentesi della nostra vita, venga spesso usata come etichetta negativa.”

“Che rimane addosso anche dopo vent’anni, nonostante ognuno di noi abbia preso strade diverse, spesso fatte di studio, impegno e sacrificio”, continua Rocco Casalino.

Accusando l’abitudine di etichettare le persone, che secondo lui in questo modo sivogliono “omologare, banalizzare o ridurre a uno stereotipo. Un’azione svilente che mortifica e fa male”.

È quello che dice sia successo a lui

Che “nonostante la laurea in ingegneria elettronica, l’esame da giornalista professionista. Un’esperienza pluriennale da dirigente della comunicazione e l’attuale incarico alla presidenza del Consiglio”. Viene “continuamente sminuito e screditato pubblicamente.”

“semplicemente per quei tre mesi da partecipante del Grande Fratello”. Eppure, Rocco Casalino dice di mantenere un bellissimo ricordo di quella esperienza. Fonte IlGiornale

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