Il Polo Nord va a fuoco, oltre il caldo ora anche gli incendi

Redazione
Il Polo Nord va a fuoco, oltre il caldo ora anche gli incendi

Il Polo Nord va a fuoco, oltre il caldo ora anche gli incendi. E’ una situazione drammatica quella che sta vivendo il Polo Nord e, in particolare, la Siberia. Le temperature continuano ad essere molto calde con una media di oltre 10°C in più rispetto alla norma. Ciò sta accadendo ormai già da diversi mesi.

Un’intensa ondata di caldo sta peraltro attanagliando il Polo Nord da circa due settimane. Facendo registrare temperature record in uno dei posti più freddi del mondo. Pensate, a Verkhojansk, in Russia, battuto il record di caldo di tutti i tempi nel Circolo Polare Artico. Con la colonnina di mercurio che ha addirittura raggiunto i +38°C.

Ora, la più grande paura è rappresentata dagli incendi che stanno letteralmente bruciando milioni di ettari di foreste in gran parte del territorio artico.

In realtà, gli incendi non sono così rari durante l’estate in Siberia. Ma la situazione adesso sta diventando davvero pericolosa poiché sono attivi attualmente oltre 150 roghi e durante la stagione il sole non tramonta mai; di conseguenza, il suolo rimane piuttosto caldo.

Insomma, dato che per i prossimi giorni al Polo Nord è previsto ancora tanto caldo con giornate stabili e soleggiate. Quello degli incendi potrebbe diventare un vero flagello. Più o meno come quello che ha devastato l’Australia esattamente un anno fa.

Questa situazione produrrà effetti anche per l’Italia?

In realtà, la configurazione meteorologica che sta interessando le zone del Polo Nord, dovrebbe produrre poche conseguenze sul nostro territorio. Ci sarà solo una maggiore dinamicità sull’Europa Centrale. Fin verso le Alpi e le nostre regioni settentrionali. Con aria più fresca ed instabile che riuscirà solo talvolta a spingersi fin verso il Centro-Sud. Provocando una lieve instabilità.

Ciò a causa dei massimi di alta pressione collocati alle alte latitudini. Che permetteranno ad aria di matrice oceanica di influenzare, in parte, il nostro Paese.

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