“Il tuo è un giornale di m***a”: giornalista de La Stampa cacciata così dalla Flotilla
Francesca Del Vecchio racconta quello che ha subìto dai partecipanti alla spedizione "umanitaria". Il suo viaggio è stato interrotto prima di cominciare
“Il tuo è un giornale di m***a”: giornalista de La Stampa cacciata così dalla Flotilla. Francesca Del Vecchio racconta quello che ha subìto dai partecipanti alla spedizione “umanitaria”. Il suo viaggio è stato interrotto prima di cominciare.
Francesca Del Vecchio, inviata de La Stampa, avrebbe dovuto seguire la missione della Global Sumud Flotilla verso Gaza, ma è stata espulsa perché definita “pericolosa” dai responsabili della spedizione.
Accusata di aver diffuso informazioni sensibili che avrebbero potuto compromettere la sicurezza della missione, Del Vecchio ha vissuto un clima ostile fin dall’inizio.
Dopo aver consegnato il cellulare e subito perquisizioni per ragioni di sicurezza, le è stato vietato di scrivere durante il corso di training.
La situazione è peggiorata quando è stata esclusa dalle comunicazioni di gruppo e infine affrontata con ostilità da alcuni attivisti, che le hanno detto di non potersi fidare di lei e che il suo giornale diffondeva notizie negative sull’iniziativa.
Tentativo di dialogo
Nonostante un tentativo di dialogo con la direzione, la giornalista è stata cacciata dal porto, senza poter prendere l’autobus con gli altri.
Questa vicenda mette in luce le difficoltà che un giornalista può incontrare nel bilanciare la necessità di informare con le esigenze di sicurezza di un’operazione delicata, e sottolinea l’importanza di trasparenza e dialogo anche in contesti complessi.
Francesca Del Vecchio, con la sua esperienza, ci ricorda quanto sia fondamentale difendere la libertà di stampa e la verità, affrontando le sfide con coraggio e determinazione.
È un invito a non arrendersi mai di fronte alle avversità e a continuare a cercare la verità, perché solo così si può costruire un mondo migliore e più giusto.
