​Ilaria Sula uccisa a coltellate dal fidanzato. Erano presenti i genitori di lui

L'ex fidanzato, il 23enne Mark Antony Samson, si è detto dispiaciuto per quello che ha commesso. Al giovane è contestato l'omicidio volontario

Redazione
​Ilaria Sula uccisa a coltellate dal fidanzato. Erano presenti i genitori di lui

​Ilaria Sula uccisa a coltellate dal fidanzato. Erano presenti i genitori di lui. L’ex fidanzato, il 23enne Mark Antony Samson, si è detto dispiaciuto per quello che ha commesso. Al giovane è contestato l’omicidio volontario.

Ilaria Sula, 22enne studentessa di Terni, è stata brutalmente uccisa nella casa di via Homs a Roma dove si trovava con l’ex fidanzato, Mark Antony Samson, 23 anni, il quale è ora sotto indagine per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Sebbene i genitori di Samson fossero presenti in casa, al momento non risultano come indagati. Durante l’interrogatorio, Samson non ha risposto a tutte le domande degli inquirenti, ma ha ammesso di aver messo il corpo in una valigia e gettato in un dirupo, mentre il coltello utilizzato per l’omicidio è stato gettato in un cassonetto a Montesacro, Roma.

Nessun movente

Allo stesso modo, il telefono di Ilaria, ancora non recuperato, è stato gettato in un tombino a Roma. Nel corso dell’interrogatorio, tuttavia, Samson non ha spiegato il movente dell’omicidio o fornito dettagli sui giorni precedenti l’aggressione.

Gli inquirenti sperano di ottenere ulteriori informazioni analizzando le telecamere presenti nel quartiere dove il crimine è avvenuto, nonché il cellulare di Samson, sospettato di aver distratto le indagini recandosi dalle amiche di Ilaria nei giorni successivi alla sua scomparsa.

Comunità di Terni molto scossa

Samson, infatti, avrebbe eliminato i profili social della vittima dal suo cellulare, inviando soltanto brevi messaggi alle amiche di lei. Questo omicidio ha scosso la comunità di Terni e l’intera regione dell’Umbria, segnando l’ennesimo caso di femminicidio avvenuto recentemente.

La presidente della Regione ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando come il femminicidio non sia un atto isolato, ma un dramma radicato in dinamiche sociali e culturali più complesse.

Le sue parole sottolineano l’importanza di azioni concrete per combattere la violenza contro le donne, in particolare attraverso l’educazione, la formazione nelle scuole e le università, come pure il potenziamento dei servizi di supporto alle vittime.

In sintesi, l’obiettivo è quello di spezzare la cultura del silenzio attorno a questo fenomeno e contrastare efficacemente il femminicidio.

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