Immigrati e centri sociali. Ecco chi c’è dietro i saccheggi
Immigrati e centri sociali. Ecco chi c’è dietro i saccheggi. C’era anche l’estrema destra in piazza ieri, certo. C’erano gli ultras. Ma non solo loro. E non sono i “neofascisti a speculare sulla paura della crisi” come titola Repubblica o ribadisce Gad Lerner.
Gli scontri di ieri, a sentire chi in piazza c’era in tenuta antisommossa, sono animati da tifosi, antagonisti e anche “giovani extracomunitari”.
Due egiziani, un maggiorenne e un minorenne, a Torino sono stati arrestati con la refurtiva rubata dal negozio di Gucci.
Che sotto la Mole le proteste contro i Dpcm sarebbero finite male era annunciato. Già da domenica circolavano online appelli a ritrovarsi in piazza.
Al fianco delle manifestazioni pacifiche, gli agenti e i carabinieri si attendevano i facinorosi. I soliti incappucciati. “Due ore di scontri”, ha detto un militare nel bel mezzo delle rivolte.
Chi c’era in strada?
“Antagonisti, ultras, formazioni di destra – dice un agente – come i forconi nel 2013. Ufficialmente la destra era alla manifestazione pacifica di piazza Vittorio che si è tenuta e non è successo niente”.
Eppure i petardi, le bombe carta, i dehors devastati, gli scontri scoppiati intorno a piazza Castello, i due poliziotti feriti. Un film già visto.
“Sono occasioni troppo ghiotte – continua l’agente – Arrivano alla spicciolata, si travisano e poi via a far del casino”.
Nel capoluogo piemontese il bollettino è corposo
10 arresti e 4 denunciati, tra cui i due egiziani accusati di furto e resistenza aggravati, due italiani arrestati per resistenza aggravata e un altro arresto per furto nel negozio di Louis Vuitton.
Nei guai ci sono anche cinque ultras di Juventus e Torino.
Un uomo e una 17enne sono invece sorpresi a incendiare i cassonetti. Nessuno dei fermati, precisa la questura, ha un’attività o un esercizio pubblico. E al vaglio della Digos c’è l’ipotesi di accusarli di devastazione.
Situazione simile anche a Milano
Qui sono 28 le è persone accompagnate in questura dopo i disordini esplosi ieri sera. Sono quasi le 21 quando circa 400 persone si radunano in piazzale Loreto per poi attraversare la città e raggiungere la sede della Regione.
Cassonetti rovesciati, petardi, fumogeni. Un’auto della polizia municipale presa di mira. Almeno un tram distrutto. Devastati anche dehors, cassonetti e transenne del Giro d’Italia.
Sugli agenti volano pietre, bottiglie e bombe molotov ben realizzate. In piazza ci sono anche titolari di bar e commercianti che protestano contro “lo scempio” dei facinorosi. Che non ci sono violenti improvvisati.
Anche qui la massa di manifestanti è eterogenea
Tutti puntano il dito sulla “destra estrema”, ma in realtà a marciare sono soprattutto antagonisti e un folto numero di extracomunitari della comunità araba.
“Noi poliziotti ci troviamo ad essere usati come valvola di sfogo di chi alle manifestazioni va pacificamente, ma che si vede infiltrare veri delinquenti, professionisti del crimine e assassini. Solo per creare confusione”.
Per Gresi “la situazione è esplosiva” e chiede “pene esemplari per i delinquenti”. “Noi come forze dell’ordine siamo tenuti a far rispettare i dpcm, ma la gente è allo stremo.”
“Se si fanno chiudere i commercianti che avevano già subito il lockdown il rischio di infiltrazioni di antagonisti, ultras e criminali di vario genere nelle manifestazioni pacifiche è alto come quello che sta avvenendo tutti i giorni in più occasioni”. Fonte IlGiornale