In arrivo assegno fino a 800 euro al mese per genitori separati

Redazione
In arrivo assegno fino a 800 euro al mese per genitori separati

In arrivo assegno fino a 800 euro al mese per genitori separati. Bonus in arrivo per i genitori separati. Nel decreto Sostegni appena approvato dal Senato – e che ora dovrà passare dalla Camera per il via libera finale – è creato un fondo per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà economiche causa del Covid.

E’ previsto un assegno che può arrivare fino a un massimo di 800 euro al mese. Più in particolare, il fondo creato servirà a garantire l’assegno di mantenimento. La modifica approvata al decreto Sostegni con il consenso di tutte le forze politiche prevede l’istituzione di un fondo dedicato.

Questo fondo sarà finanziato con dieci milioni di euro per questo anno, onde consentire l’erogazione di una parte o dell’intero assegno di mantenimento fino ad un massimo di ottocento euro per ogni mese.

La norma prevede che i genitori separati che hanno «cessato, ridotto o sospeso la loro attività lavorativa» trovandosi in tali difficoltà da non poter garantire il pagamento dell’assegno di mantenimento, potranno contare su un assegno fino a un massimo di 800 euro al mese.

Criteri di accesso

I criteri di accesso e le modalità di erogazione dei contributi saranno stabiliti da un successivo decreto da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Il via libera finale è previsto nei prossimi giorni (comunque entro il 21 maggio quando il decreto se non convertito in legge scade).

L’emendamento è stato presentato dalla Lega, ma è stato approvato da tutti i partiti. La logica è aiutare i genitori separati o divorziati, che in questo periodo hanno avuto difficoltà aggravate dall’emergenza Covid.

La pandemia ha infatti aumentato le difficoltà di molti genitori separati. «In questo ultimo anno c’è stato, secondo le nostre stime, un aumento del 30% di assegni di mantenimento non pagati o pagati a metà.

Questo è dovuto alla situazione che stiamo vivendo. Pensiamo alle partite Iva che hanno visto assottigliarsi se non azzerarsi il proprio reddito. In questa condizione diventa critico far fronte anche alle più elementari spese».

Un calo dei divorzi

Lo ha detto l’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, l’Associazione degli avvocati matrimonialisti Italiani. Contemporaneamente si è registrato anche un calo dei divorzi: nel 2020 rispetto al 2019 le separazioni consensuali presso i tribunali sono diminuite del 20%.

Quelle extragiudiziali presso Comuni o con il supporto degli avvocati del 16%. I dati sono contenuti in un report dell’Istat del febbraio scorso. Ma il calo di divorzi e separazioni, sempre secondo l’avvocato Gassani, è dovuto più che altro a due fattori.

Le «misure emergenziali, che hanno bloccato di fatto l’attività dei tribunali e che impediscono proprio materialmente di poter divorziare» e l’aspetto economico, sempre collegato alla forte crisi pandemica.

«Il divorzio, inoltre, ha un costo veramente eccessivo. Poiché raddoppiano le spese e si dimezza lo stipendio. È ovvio che in una condizione precaria come quella attuale si faccia anche un ragionamento di sopravvivenza».

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