In casa 175 kg fuochi pirotecnici, denunciato 40enne barese

Redazione
In casa 175 kg fuochi pirotecnici, denunciato 40enne barese

In casa 175 kg fuochi pirotecnici, denunciato 40enne barese. La Polizia ha denunciato un pregiudicato 40enne barese perché durante una perquisizione domiciliare, nella sua casa a Capurso, è trovato in possesso di 175 kg di fuochi pirotecnici del tipo F2, contenenti 21 chili di polvere pirica, suddiviso in 40 cassette mono colpo da 100 colpi ognuna.

Il sequestro è eseguito dopo diverse segnalazioni di cittadini. L’uomo, con precedenti per favoreggiamento, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, furto e reati in materia di stupefacenti; è  denunciato per detenzione abusiva di materiale esplodente di genere proibito.

“A Bari e provincia – spiega la Questura – i poliziotti del Nucleo artificieri stanno eseguendo capillari controlli del territorio; al fine di contrastare il dilagante fenomeno dell’accensione di fuochi pirotecnici di genere proibito.

Nell’ultimo periodo, infatti, ha generato numerose polemiche, costringendo i cittadini a ricorrere a numerosi esposti alle autorità competenti e in alcuni casi anche ad interrogazioni parlamentari”.

“L’obiettivo degli agenti in campo – aggiunge la Polizia – è di debellare alla radice il mercato illegale dei fuochi pirotecnici proibiti, grave rischio e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica”.

Si ferisce durante tentativo rapina, preso grazie a dna

Avrebbe tentato di sfondare la vetrina di una gioielleria, in pieno centro a Barletta, usando una barra metallica montata su un’auto rubata, ma l’azione è fallita e lui si è ferito.

Il fatto risale all’11 febbraio e l’uomo, un pregiudicato cerignolano 45enne è identificato dalla polizia anche grazie al dna ed arrestato per tentata rapina.

Stando alle indagini, supportate dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, l’uomo con altri complici avrebbe tentato di sfondare la vetrina ma l’ariete realizzato con la barra montata sull’auto non ha funzionato.

Nella fuga poi l’uomo avrebbe speronato diverse auto parcheggiate fino ad abbandonare il veicolo; e salire a bordo di un’altra auto con a bordo i complici.

Da lì, i rapinatori sarebbero riusciti a fuggire grazie all’utilizzo di chiodi a tre punte; che avevano forato gli pneumatici della macchina della Polizia locale che li inseguiva.

Per risalire all’identità dei componenti della banda, sono avviati accertamenti sul luogo della tentata rapina e nell’auto usata per sfondare la vetrina, abbandonata poco distante.

Lì i poliziotti hanno trovato un fucile a canne mozze, perfettamente funzionante, con relativo munizionamento e molte macchie di sangue.

Poco dopo al pronto soccorso di Cerignola si era fatto medicare un uomo che aveva detto di essere stato investito in bici; con una ferita alla testa e dolore ad un braccio, compatibili con la dinamica del colpo.

Si trattava del 45enne, con precedenti penali per rapina, incastrato dall’esame del dna comparato col profilo genetico trovato nell’auto.

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