In pensione prima per chi ha invalidità: la guida aggiornata a settembre 2025

Invalidi civili, lavoratori con disabilità riconosciuta o handicap grave: ecco tutte le opzioni di pensione anticipata INPS disponibili nel 2025 e come fare domanda

Redazione
In pensione prima per chi ha invalidità: la guida aggiornata a settembre 2025
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Nel sistema pensionistico italiano, i lavoratori con invalidità o disabilità riconosciute possono accedere a diverse forme di pensione anticipata, in base alla gravità della condizione e al tipo di lavoro svolto.

Con l’entrata in vigore della Circolare INPS n. 95/2025, vengono confermate e aggiornate tutte le modalità per ottenere la pensione prima del tempo ordinario, anche per chi ha lavorato solo nel settore privato o ha carriere discontinue.

Vediamo nel dettaglio chi può accedere, a quali condizioni, quali sono le età minime e come presentare la domanda.

Le tre vie principali per l’anticipo pensionistico da invalidità

Nel 2025, le opzioni disponibili sono:

  • Pensione di vecchiaia anticipata per invalidi civili all’80%

  • Quota 41 per lavoratori con disabilità grave (Legge 104 art. 3 comma 3)

  • Assegno ordinario di invalidità (AOI), trasformabile in pensione

Ognuna di queste ha requisiti differenti e decorrenze specifiche.

Pensione di vecchiaia anticipata per invalidi civili

È accessibile ai lavoratori del settore privato, uomini o donne, che abbiano:

  • Almeno l’80% di invalidità civile riconosciuta

  • 20 anni di contributi

  • Un’età minima di 56 anni (donne) o 61 anni (uomini)

La misura non si applica ai dipendenti pubblici o ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS. Il requisito dell’invalidità deve essere certificato dalle Commissioni Medico-Legali INPS, anche in caso di verbale ASL.

La richiesta deve essere accompagnata da certificazione sanitaria aggiornata e DSU valida ai fini ISEE.

Approfondimento ufficiale: scheda INPS sulla pensione anticipata invalidi civili

Quota 41 per lavoratori disabili gravi

È la modalità riservata ai soggetti con disabilità grave accertata ai sensi della Legge 104/1992 art. 3 comma 3, che abbiano almeno:

  • 41 anni di contributi versati a qualsiasi titolo

  • Nessun requisito anagrafico

  • Riconoscimento della condizione di gravità almeno 6 mesi prima della domanda

Questa opzione rientra nell’Ape Sociale estesa e nelle deroghe alla riforma Fornero. Possono accedervi anche i caregiver familiari di disabili gravi, in base a condizioni specifiche.

Fonte: pagina INPS Quota 41 – disabilità e lavori gravosi

Assegno ordinario di invalidità (AOI)

È un trattamento economico riconosciuto ai lavoratori dipendenti o autonomi che abbiano:

  • Riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3 (67%)

  • Almeno 5 anni di contributi, di cui 3 nell’ultimo quinquennio

L’AOI può essere erogato anche senza smettere di lavorare e dura 3 anni, rinnovabili. Dopo il terzo rinnovo diventa automatico fino all’età pensionabile.

Può essere trasformato in pensione di vecchiaia oppure cumulato con altre prestazioni, in base alla valutazione INPS.

Maggiori dettagli: pagina ufficiale AOI INPS

Come si presenta la domanda

La richiesta di pensione anticipata o assegno di invalidità va presentata online sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. Serve allegare:

  • Certificazione medica digitale (SS3)

  • Ultima DSU ISEE

  • Autocertificazione dei requisiti contributivi

  • Verbale di invalidità o disabilità accertata

La domanda può essere presentata anche tramite patronato o contact center INPS (803 164 da fisso, 06 164 164 da mobile).

E se si lavora nel pubblico?

Al momento, i dipendenti pubblici non hanno accesso alla pensione anticipata per invalidità all’80%. Tuttavia, possono accedere ad altre misure, come la pensione anticipata ordinaria o, in presenza di inabilità totale, alla pensione di inabilità per servizio.

Attenzione alle decorrenze

Le pensioni anticipate per invalidità non decorrono dalla data di domanda, ma:

  • Dopo 3 mesi dalla maturazione del diritto (per invalidità civile)

  • Dalla data di accoglimento dell’istanza (per AOI)

  • Dopo finestra mobile di 3 mesi (per Quota 41)

Per questo motivo è fondamentale presentare domanda con anticipo, anche se non si è certi dell’accoglimento.

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