Incidente in montagna: morti due alpinisti di 25 e 48 anni

Redazione
Incidente in montagna: morti due alpinisti di 25 e 48 anni

Incidente in montagna: morti due alpinisti di 25 e 48 anni. Si chiamavano Matteo Cornago e Giovanni Allevi, i due alpinisti trovati morti nella giornata di oggi, martedì 14 settembre.

Entrambi erano residenti in provincia di Bergamo ed erano partiti sabato da un rifugio in Svizzera per raggiungere la parete Nord-Est del Pizzo Badile in Valmasino, in provincia di Sondrio.

Le ricerche sono partite domenica sera

Per cause ancora da accertare, i due sono stati trovati morti dal soccorso alpino. Matteo aveva 25 anni e risiedeva a Sorisole. Giovanni invece, 48 anni, era originario di Villa di Serio.

I due erano partiti dal rifugio Sasc Furà per arrivare, in direzione della via Cassin, al rifugio Gianetti. Rifugio al quale però non sono mai arrivati. Visto che nessuno li ha visti rientrare, sono stati allertati i soccorsi.

Domenica sera sono quindi partite le ricerche sia sul lato italiano che su quello svizzero. I tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino, della stazione di Valmasino.

Inoltre, il soccorso alpino della guardia di finanza e l’elisoccorso di Areu insieme alla polizia cantonale elvetica e alla guardia aerea svizzera hanno setacciato le intere aree.

I due sono precipitati per 350 metri

Sul versante svizzero sono stati trovati alcuni effetti personali poi, nel crepaccio, sono stati trovati i corpi. Da una prima ricostruzione avrebbero fatto un volo di 350 metri per poi essere colpiti da dei sassi.

I due sono stati poi recuperati dalla Rega. Le salme adesso saranno riportate alle famiglie. Intanto si aspettano le ricostruzioni degli inquirenti per capire cosa possa essere successo. Se l’incidente sia stato causato per un errore o per altri motivi.

Tre drammi in poche ore a Milano: due ragazzini morti, un’altra gravissima

Tre tragedie in meno di dodici ore. Drammatico lunedì, ieri, a Milano, con la città meneghina che è stata teatro di due suicidi e un tentato suicidio che hanno visto protagonisti tutti ragazzini ancora adolescenti.

Il primo lutto si è consumato verso le 7 a Bollate, nel Milanese. Lì a perdere la vita è stata una giovanissima che è precipitata dal balcone al settimo piano dell’appartamento in cui viveva con i genitori.

Nonostante il rapido intervento dei soccorritori per lei non c’è stato nulla da fare. Pochi i dubbi sulla dinamica: si tratterebbe di un gesto volontario, le cui motivazioni sono però ancora tutte da accertare e chiarire.

Una ragazzina di seconda media

Poco meno di un’ora dopo, un’altra tragedia, in zona Cenisio a Milano. Una ragazzina che proprio lunedì avrebbe dovuto iniziare la seconda media è caduta dalla finestra di casa, al cui interno c’erano i familiari.

Stabilizzata sul posto, è poi stata trasportata al Niguarda in condizioni disperate e ricoverata nel reparto di neurochirurgia. Stando a quanto appreso, anche in questo caso si sarebbe trattato di un gesto volontario. Un testimone avrebbe visto la giovane lanciarsi nel vuoto, dal quarto piano. Resta il mistero, invece, sulle cause.

Nel pomeriggio, un altro dramma, in un appartamento in zona Comasina. Un coetaneo della ragazzina di Bollate è precipitato dal balcone al 12esimo piano del condominio in cui abitava ed è morto praticamente sul colpo.

I genitori del giovane, stranieri, sono stati ascoltati a lungo dalle forze dell’ordine, che hanno però avuto non pochi problemi di comprensione perché mamma e papà della vittima parlano a fatica l’italiano.

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