Incidente stradale: 21enne muore nella Lancia Y

Redazione
Incidente stradale: 21enne muore nella Lancia Y
Raffaele Laera e l'auto incidentata

Incidente stradale: 23enne muore nella Lancia Y. Incidente stradale mortale ieri notte a Castellaneta, in provincia di Taranto, in via Aldo Moro, nei pressi delle case popolari e dell’incrocio con la strada che conduce alla stazione ferroviaria.

Un ragazzo di 21 anni, Raffaele Laera, poco dopo la mezzanotte, si è ribaltato con la sua auto, una Lancia Y. Per cause ancora in corso di accertamento, è finito in una scarpata, cortile interno di alcune palazzine, e per lui non c’è stato nulla da fare.

Sono intervenuti sul luogo dell’incidente stradale il personale del 118 e le forze di polizia. Ma purtroppo è stato possibile solo constatare il decesso del giovane che ha sfondato con il proprio mezzo la balaustra.

Il cordoglio dell’ex sindaco

L’ex sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti, in un post su Facebook si è detto sconvolto dalla tragedia: “Questa mattina Castellaneta si è svegliata con un dolore immenso per la perdita di un suo giovane figlio. Mi unisco al dolore dei suoi genitori, di tutta la sua famiglia e dei suoi amici. Ciao Raffaele”.

Saranno celebrati oggi pomeriggio, domenica 18 settembre, le esequie di Raffaele Laera, il ventunenne castellanetano venuto a mancare in seguito al tragico incidente stradale di ieri notte.

L’ultimo saluto si terrà alle 17 nella chiesa San Michele Arcangelo. Si dispensa dalle visite e dalle condoglianze. La famiglia anticipatamente ringrazia. Lascia il papà Francesco, la mamma Rosanna Addabbo e la sorella Michelle.

E’ di Alberto Fedele il cadavere trovato ieri sulle Ande

I sospetti c’erano già da ieri, quando un corpo era stato ritrovato proprio nell’area delle Ande dove era scomparso il 4 luglio scorso. Oggi è arrivata la conferma: quel cadavere congelato è di Alberto Fedele.

Il corpo è stato trovato ieri da una squadra di soccorritori nella provincia peruviana di Urubamba. L’ingegnere pavese, scomparso lo scorso 4 luglio mentre faceva trekking sulle Ande, si trovava nel Paese sudamericano come volontario di WeWorld onlus.

“È confermato che il corpo ritrovato è di Alberto – ha detto all’ANSA il presidente di WeWorld Marco Chiesara – È stato riconosciuto grazie allo zaino e ai vestiti. Probabilmente è scivoltato durante l’escursione”.

Perù, il corpo di Alberto Fedele ritrovato sulle Ande

In una comunicazione ai media la polizia ieri aveva indicato che “il corpo inerte del giovane è stato localizzato al termine di una ardua ricerca su un lato della laguna Juchuyccocha, nel settore del Chicòn della provincia di Urubamba”.

Il giorno della sua scomparsa Fedele, che era operava a Cusco con la ong We World, era partito da solo prima dell’alba senza un particolare equipaggiamento, e con un telefono cellulare che non fu possibile raggiungere anche per mancanza di campo. La risposta definitiva sull’identità del cadavere, è arrivata solo qualche ora dopo il ritrovamento.

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