Incidente sulla provinciale che collega Agrigento a Giardina Gallotti, 2 feriti

Redazione
Incidente sulla provinciale che collega Agrigento a Giardina Gallotti, 2 feriti

Agrigento, incidente sulla provinciale che collega Agrigento a Giardina Gallotti, 2 feriti. Ad avere la peggio la Peugeot bianca che da Giardina Gallotti proseguiva il tragitto verso la provinciale che collega la frazione Agrigento al centro città.

Quattro le persone a bordo. Un ragazzo, che era alla guida, e tre ragazze. Una di loro è la fidanzata del ragazzo che era alla guida, era seduta avanti lato passeggero. Controsenso alla Peugeot, avanzava a salire, una Opel cabriolet con a bordo un uomo.

Inevitabile l’impatto, quasi frontale, che il conducente dell’Opel ha causato piombando violentemente sulla Peugeot, anche a causa dell’elevata velocità con la quale procedeva, nonostante fosse contromano, l’autoveicolo.

Ad avere la peggio il conducente della Peugeot, che è trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento tramite gli operatori del 118 che hanno tempestivamente prestato soccorso ai feriti.

I soccorritori hanno potuto anche rilevare  un presunto trauma cranico a seguito dell’impatto per il giovane alla guida della Peugeot, che, poi, è stato ricoverato in ospedale.

Il conducente dell’Opel, un uomo di origini non italiane, che ha causato l’incidente è stato subito, anch’esso, soccorso da una seconda ambulanza del 118. All’uomo hanno riscontrato un lieve colpo di frusta. Sottoposto all’alcool test, è registrato un evidente tasso alcolico elevato.

Sul posto anche la polizia della sezione volanti di Agrigento che dovrà effettuare i rilievi tecnici per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente, anche se appare molto chiara la responsabilità dell’uomo alla guida della Opel.

Vanessa Miceli

Rapina con pestaggio in piazza Rosselli, condannata latitante 22enne

Rapina violenta in piazza Rosselli, alla stazione dei pullman. Condanna confermata per la ventiduenne Sinziana Maria Cutitariu, arrestata in flagranza di reato il 2 marzo del 2017 e fuggita dagli arresti domiciliari pochi giorni dopo.

I giudici della seconda Corte di appello di Palermo non hanno riformato il verdetto emesso il 10 giugno dell’anno scorso dal tribunale collegiale di Agrigento, che le aveva inflitto 3 anni e 6 mesi di reclusione.

La donna insieme al marito Elvis Betean, 33 anni; già condannato definitivamente a tre anni di reclusione; avrebbe aggredito un uomo di 56 anni colpendolo con dei pugni al volto per sottrargli il marsupio.

La vittima si reca nella vicina Questura per raccontare di essere rapinata facendo scattare l’inseguimento e gli arresti. A raccontarlo in aula era un poliziotto della squadra mobile che si mise subito alla ricerca dei due banditi dopo avere raccolto la denuncia.

“Un uomo col volto sanguinante – aveva raccontato l’agente – arriva in Questura. Ci dice che, a pochi metri, era colpito con dei pugni e rapinato del borsello con dentro cinque banconote da 100 euro. Sono uscito con un collega a cercare i due aggressori e li abbiamo individuati grazie alla descrizione”.

L’indagine lampo ha portato a un processo molto celere per Betean che ha chiesto il giudizio abbreviato. Per la donna, invece, il procedimento si era bloccato fino alla decisione di giudicarla in stato di latitanza. La vittima si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Cusumano.

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