“Indossate cortesemente mascherine!”, e giù botte per titolare di panificio

Redazione
“Indossate cortesemente mascherine!”, e giù botte per titolare di panificio

“Indossate cortesemente mascherine!”, e giù botte per titolare di panificio. I Carabinieri della Stazione di Riposto, in provincia di Catania, hanno arrestato nella flagranza un 37enne di Giarre.

E’ ritenuto responsabile di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché lesioni personali.

Ieri sera, intorno alle 22:00, i militari di pattuglia sono intervenuti all’interno di un panificio di via Archimede.

Il titolare dell’esercizio commerciale era stato aggredito dall’odierno arrestato, solo per aver invitato lui ed i suoi familiari ad indossare i dispositivi di protezione individuali.

Il 37enne, oltre ad aver aggredito il titolare del panificio, si è scagliato contro i familiari di quest’ultimo accorsi in difesa del congiunto, spintonando violentemente anche i carabinieri che tentavano di riportarlo alla calma.

Gli uomini dell’Arma, a quel punto, non hanno potuto far altro che renderlo inoffensivo ammanettandolo.

Il titolare del panificio e i suoi parenti, tra i quali due donne, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Acireale.

I medici hanno refertato traumi in diverse parti del corpo guaribili tutti entro i 10 giorni salvo complicazioni.

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è relegato agli arresti domiciliari.

Bronte (CT). <<Tu la macchina lì non la puoi parcheggiare>>: rivalsa “rimandata” a colpi di spranga alla sorella e il cognato

I Carabinieri della Stazione di Bronte hanno denunciato un 60enne del posto, poiché ritenuto responsabile di lesioni personali.

Sembra che qualche mese addietro il 60enne era andato a trovare un amico nel medesimo condominio dove abitano la sorella con il marito.

Supponendo che in famiglia non possano sorgere dei problemi legati al posteggio della sua auto nello stallo di proprietà dei due coniugi, l’uomo la parcheggiò senza mai poter immaginare di scatenare le ire del cognato e della sorella che gli intimarono di togliere immediatamente la macchina dal posto auto.

Da quel momento l’astio tra le parti era palpabile, tanto da coinvolgere altri parenti favorevoli o contrari ai comportamenti assunti in sede di litigio e chissà così pressanti da spingere il 60enne a dirimere la disputa in modo dispotico.

Così si è armato di un tubo di ferro di oltre 1 metro (successivamente sequestrato dai carabinieri) e presentandosi in casa dei due coniugi li ha colpiti ripetutamente per poi fuggire via pensando all’imminente arrivo dei militari, che ne frattempo erano avvertiti telefonicamente.

Gli aggrediti sono soccorsi sul posto da personale del 118 che ha provveduto successivamente a trasportarli all’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte.

Qui i medici hanno refertato trauma braccio sinistro e trauma emitorace sinistro, escoriazione mammellare per la donna; rottura terzo mediodiafisario e frattura metacarpo per l’uomo. Lesioni guaribili per entrambi in 30 giorni s.c.

Vanessa Miceli

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