Infezione respiratoria in bambini e neonati: la bronchiolite, come si cura

Redazione
Infezione respiratoria in bambini e neonati: la bronchiolite, come si cura

Infezione respiratoria in bambini e neonati: la bronchiolite, come si cura. La bronchiolite è un’infezione che riguarda la parte finale dei bronchi e ne provoca l’infiammazione.

Nell’ambito della salute pediatrica in Italia, si sta osservando un aumento dei casi di influenza, Covid e infezioni da virus respiratorio sinciziale (RSV) che possono causare bronchioliti e polmoniti nei bambini.

Recentemente, si è registrato un nuovo picco di infezioni respiratorie, soprattutto tra i bambini di età inferiore ai cinque anni. I sintomi comuni che si riscontrano in questi casi sono il naso che cola, la febbre, la tosse e difficoltà respiratorie.

I dati indicano che la maggior parte dei bambini che si recano al pronto soccorso è a causa del virus respiratorio sinciziale (RSV), un patogeno altamente contagioso che, in Italia, è responsabile di oltre 15.000 ricoveri pediatrici ogni anno.

La bronchiolite colpisce principalmente i bambini di età inferiore ai cinque anni, poiché il virus respiratorio sinciziale è una delle cause più comuni di infezione delle vie respiratorie in questa fascia di età.

Colpiti soprattutto i lattanti

La maggior parte delle infezioni si verifica durante il primo anno di vita, soprattutto nei lattanti di meno di sei mesi, motivo per cui queste infezioni sono spesso chiamate bronchioliti neonatali.

I sintomi della bronchiolite nei bambini e nei neonati sono simili a quelli di un comune raffreddore, come il naso che cola, gli starnuti, una lieve febbre e a volte la tosse. Tuttavia, quando l’infezione raggiunge le vie respiratorie inferiori, si verifica un’infiammazione dei bronchioli che porta a un aumento della produzione di muco, tosse persistente, ostruzione delle vie aeree e difficoltà respiratorie più o meno gravi.

Secondo i Manuali MSD, circa la metà dei bambini che contraggono bronchiolite sviluppa anche respiro sibilante. Nei lattanti di meno di 6 mesi, il primo sintomo può essere una breve interruzione della respirazione (apnea).

Nei casi gravi, la bronchiolite può causare un grave disturbo respiratorio chiamato distress respiratorio, che si manifesta con un respiro rapido e affannoso (tachipnea) e compromette la capacità di assorbire l’ossigeno dall’aria inspirata.

La bronchiolite, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente in pochi giorni (3-5 giorni) con le cure adeguate, anche se il respiro sibilante e la tosse possono persistere per due o quattro settimane.

Naso libero attraverso lavaggi

Gli specialisti raccomandano di mantenere il naso libero attraverso lavaggi e aspirazioni adeguate e di assicurarsi che il bambino continui a nutrirsi e idratarsi normalmente per via orale.

Tuttavia, se le difficoltà respiratorie aumentano, la pelle assume un colorito bluastro, il bambino è stanco e disidratato, è necessario portarlo in ospedale. In questi casi, il trattamento può comprendere la somministrazione di liquidi per via endovenosa e di ossigeno tramite un sondino nasale (cannula).

Gli specialisti possono anche tentare di utilizzare farmaci broncodilatatori per liberare le vie respiratorie, sebbene la loro efficacia nel trattamento della bronchiolite sia ancora dubbia. Tuttavia, i corticosteroidi (per sopprimere l’infiammazione) possono essere utili in alcuni bambini”.

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