Inquinamento da microplastiche: vietati i glitter in Europa

13 Ottobre 2023 - 19:30

Inquinamento da microplastiche: vietati i glitter in Europa

Inquinamento da microplastiche: vietati i glitter in Europa. L’inquinamento da microplastiche è diventato una crescente preoccupazione ambientale e l’Unione Europea ha preso misure significative per affrontare questo problema.

A partire dal prossimo 15 ottobre, è vietato il commercio di prodotti glitterati, come creme, colle o biglietti di auguri, che contengono microplastiche aggiunte intenzionalmente o sostanze chimiche pericolose per l’ambiente.

Questa misura è adottata con l’obiettivo di ridurre la dispersione di mezzo milione di tonnellate di materiali dannosi nell’ambiente. Il divieto riguarda il glitter, che è composto da polimeri e alluminio, nonché microsfere e altri materiali spesso utilizzati in cosmetici, detergenti e superfici sportive artificiali.

Le origini dell’inquinamento da microplastiche

Le microplastiche rappresentano una minaccia crescente per l’ambiente. Questi frammenti sottili di plastica, spesso invisibili a occhio nudo, sono trovati in diversi luoghi, inclusi i laghi italiani. Le principali fonti di microplastiche includono.

1 – Cosmetici: prodotti cosmetici contenenti microsfere di plastica vengono sciacquati via e finiscono nei sistemi idrici. 2 – Imballaggi: vecchi imballaggi di plastica, come le buste di plastica, possono frammentarsi nel tempo, contribuendo all’inquinamento.

3 – Abbigliamento: tessuti sintetici rilasciano microfibre di plastica durante il lavaggio. 4 – Pneumatici: l’usura degli pneumatici rilascia particelle di gomma che possono finire nelle acque.

UE vs Glitter

Uno studio condotto da ricercatori brasiliani e pubblicato sulla rivista “Aquatic Toxicology” ha rivelato che i glitter o materiali con essi presenti sono ampiamente presenti nei mari, con stime che indicano ben 8 milioni di tonnellate di questi “brillantini” nelle acque.

Solo in Europa, ogni anno sono rilasciate circa 42.000 tonnellate di microplastiche da prodotti, causando un impatto significativo sulla salute degli ecosistemi marini.

L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre la dispersione delle microplastiche di almeno il 30% entro il 2030, motivo per cui è introdotto questo divieto di commercio.

Tuttavia, la notizia ha causato un notevole aumento delle vendite in Germania. Infatti, alcuni hanno definito la situazione come un’”isteria da glitter.” Questo termine indica l’entusiasmo delle persone nel fare scorta di prodotti glitterati prima che diventino non disponibili.

Microplastiche anche nei laghi italiani

L’inquinamento da microplastiche è diventato una seria minaccia anche per gli ecosistemi acquatici italiani, con il 98% dei campioni raccolti nei laghi di Bracciano, Trasimeno e Piediluco contenenti tracce di tali frammenti.

Questo è il campanello d’allarme su un problema che richiede attenzione urgente. Secondo Legambiente, le microplastiche inquinanti nei laghi sono riconducibili principalmente ai vecchi imballaggi di plastica, le cui tracce sono ancora presenti nonostante la loro proibizione ormai da diversi anni.

L’impatto delle microplastiche sugli ecosistemi acquatici

L’inquinamento da microplastiche è una minaccia per la vita acquatica e può causare danni significativi agli ecosistemi. Questi frammenti di plastica possono essere ingeriti da pesci, uccelli e altri organismi acquatici.

Entrano così nella catena alimentare e potenzialmente raggiungono anche gli esseri umani. Inoltre, le microplastiche possono accumularsi nei sedimenti dei laghi, con conseguenze negative sulla qualità dell’acqua e sulla salute dell’ambiente.

La necessità di interventi e soluzioni

Per affrontare l’inquinamento da microplastiche sia nei laghi italiani che in tutto il mondo, sono necessari interventi e soluzioni. La regolamentazione dei prodotti cosmetici contenenti microplastiche, l’adozione di alternative sostenibili agli imballaggi in plastica, la sensibilizzazione sul rilascio di microfibre di plastica dai tessuti sintetici e la ricerca di soluzioni innovative per ridurre l’usura dei pneumatici.

Il divieto dei glitter rappresenta un passo importante nella lotta contro l’inquinamento da microplastiche in Europa, ma ha anche scatenato un’eccezionale domanda da parte dei consumatori, evidenziando l’importanza della sensibilizzazione e dell’adozione di alternative sostenibili nei prodotti di uso comune.

Paola De Palma

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip