Investita da un’auto in retromarcia: morta insegnante 69enne

Redazione
Investita da un’auto in retromarcia: morta insegnante 69enne

Investita da un’auto in retromarcia: morta insegnante 69enne. Deceduta al Policlinico universitario Gaetano Martino l’ex insegnante di 69 anni Rosa Maria Serraino. La donna è stata investita da un’auto in via Gabribaldi mentre attraversava sulle strisce pedonali.

La docente messinese stava per attraversare la strada quando una Toyota Yaris l’ha centrata in pieno mentre effettuava una manovra in retromarcia. Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta dal sostituto procuratore Francesca Bonanzinga.

Alla guida della Toyota un uomo di 68 anni, ora indagato con l’ipotesi di omicidio stradale. La docente è trasportata d’urgenza in ospedale, dove poi si è spenta intorno alle 21 a causa di un grave trauma cranico causato dall’impatto.

Ex docente

La donna era già insegnante al Verona Trento e al Nautico Caio Duilio. Negli ultimi anni era diventata insegnante di Reati informatici all’Università della Terza Età. Le sue condizioni mediche sono apparse fin da subito gravi ai medici che l’avevano presa in cura.

Nonostante i soccorsi siano arrivati tempestivamente sul posto, il trauma riportato con la caduta era stato troppo importante per poter sperare in una ripresa celere dell’ex insegnante.

La donna ha vissuto alcune ore di agonia prima di morire in ospedale. A piangerla l’intero nucleo familiare. Sconvolta anche la comunità e gli ex studenti della professoressa 69enne.

L’area dell’incidente è stata limitata al traffico e gli automobilisti sono stati dirottati su altre direzioni. Le forze dell’ordine hanno effettuato tutti i rilievi del caso per poi procedere alla messa in sicurezza del tratto stradale per riaprire il percorso ai veicoli.

L’uomo alla guida della Toyota ha spiegato che l’incidente è una tragica fatalità poiché nel corso della retromarcia non aveva visto l’insegnante intenta ad attraversare le strisce pedonali proprio dietro la sua automobile.

Morto Salvatore Costanza storico e giornalista trapanese

Scompare uno storico e giornalista siciliano molto conosciuto. È morto a Trapani, dopo una breve malattia, Salvatore Costanza. Aveva 91 anni. Tra gli anni Cinquanta e Settanta è stato redattore del giornale L’Ora prima nella redazione di Trapani e poi a Palermo.

Si è in prevalenza occupato di ricostruzioni storiche come quella dei Fasci siciliani di fine Ottocento. Passato all’insegnamento, si è dedicato alla ricerca. Sulla Sicilia moderna e contemporanea ha scritto vari saggi tra cui “Si agitano bandiere”, “L’astuccio siculo”, “La libertà e la roba”.

All’emigrazione e al movimento operaio ha dedicato il volume “La patria è il mondo? Dai fasci siciliani al socialismo reale”. Numerosi anche gli studi di Costanza sulla storia locale. Il più organico è “Storia di Trapani”.

Fino all’ultimo si è impegnato nella divulgazione. È tra gli autori del libro “L’Ora. Edizione straordinaria” nel quale ripercorre la sua esperienza nel giornale palermitano e ne analizza le inchieste e le campagne sulla mafia e sulla corruzione.

Considerava il lavoro giornalistico e il rapporto tra cronaca e storia fondamentale per gli interessi di uno studioso molto prolifico.

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