Irpinia: concluse le indagini per la suora accusata di furto a Ariano Irpino
Sarebbero spariti dalla Curia gioielli, 13 chili di oro, una reliquia di San Nicola e ex voto. I proventi sarebbero finiti in conti aperti all'estero
Irpinia: concluse le indagini per la suora accusata di furto a Ariano Irpino. Sarebbero spariti dalla Curia gioielli, 13 chili di oro, una reliquia di San Nicola e ex voto. I proventi sarebbero finiti in conti aperti all’estero.
Il caso che coinvolge suor Bernadette, religiosa indonesiana ed ex madre superiora della Congregazione dello Spirito Santo, si concentra su un clamoroso furto avvenuto nella diocesi di Ariano Irpino, nella provincia di Avellino, in Irpinia.
Arrestata lo scorso ottobre e posta ai domiciliari, la suora è ora al centro di un’inchiesta che ha portato alla conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Benevento.
Le indagini riguardano il furto di 13 chili d’oro, una reliquia di San Nicola e numerosi ex voto dal caveau del palazzo arcivescovile, con un bottino complessivo che potrebbe raggiungere il milione di euro, in parte recuperato per un valore di circa 80mila euro.
Coinvolto anche un laico?
Alcuni gioielli sono stati ritrovati nelle stanze occupate dalla religiosa. Un aspetto ancora irrisolto riguarda il possibile coinvolgimento di un laico che avrebbe potuto assistere nella gestione della refurtiva, con parte dei proventi trasferita su conti esteri, circostanza mantenuta sotto stretto riserbo.
La comunità più colpita risulta essere quella di Bonito, dove la Madonna della Neve era ornata con un manto ricoperto di ex voto in oro, spariti nell’estate del 2024, causando forte sdegno tra i fedeli.
I beni, inizialmente custoditi in un’abitazione privata, erano stati poi trasferiti nel forziere della Curia, da cui sono stati sottratti. L’inchiesta è stata avviata dal vescovo di Ariano Irpino, monsignor Sergio Melillo, che ha segnalato ammanchi anche in altre parrocchie, come Ariano, Castel Baronia e Carife.
Questo scandalo ha provocato un significativo impatto sulla comunità locale, privandola non solo di beni materiali di grande valore economico, ma anche di simboli di fede e devozione popolare tramandati da generazioni.
