Isidoro Paolì, 52 anni, muore a sette giorni dall’intervento in ospedale

La Procura della Repubblica di Lodi indaga per omicidio colposo. Aveva subito un’operazione di routine in ortopedia

Redazione
Isidoro Paolì, 52 anni, muore a sette giorni dall’intervento in ospedale

Isidoro Paolì, 52 anni, muore a sette giorni dall’intervento in ospedale. La Procura della Repubblica di Lodi indaga per omicidio colposo. Aveva subito un’operazione di routine in ortopedia.

Isidoro Paolì, un uomo di 52 anni di Lodi Vecchio, ha recentemente subito un intervento di routine nel reparto Ortopedia dell’ospedale Maggiore di Lodi.

Purtroppo, giorno dopo giorno, le sue condizioni sono peggiorate inaspettatamente fino a richiedere il ricovero in Rianimazione, dove è successivamente deceduto il mercoledì 29 maggio.

La denuncia

Dopo che la famiglia di Isidoro Paolì ha presentato un esposto ai carabinieri, la Procura di Lodi ha aperto un’indagine per omicidio colposo e ha ordinato un’autopsia sul corpo del defunto.

Gli investigatori stanno cercando di determinare se siano stati commessi errori o negligenze nel suo caso. Le esequie di Isidoro Paolì avrebbero dovuto svolgersi oggi, venerdì 31 maggio, presso la chiesa di San Pietro Apostolo a Lodi Vecchio.

Ma su ordine della Procura della Repubblica sono stati posticipati a una data futura. Inizialmente, gli investigatori hanno deciso di trasferire il corpo del 52enne all’Istituto di Medicina Legale di Pavia, dove sarà sottoposto a un’autopsia.

Ulteriori accertamenti sulla salma

La famiglia di Isidoro Paolì ha richiesto ulteriori accertamenti sulla sua morte tramite l’esposto presentato ai carabinieri. I parenti desiderano comprendere come sia stato possibile che, dopo un intervento ortopedico di routine, le condizioni del defunto si siano aggravate così rapidamente e gravemente.

Era appena trascorsa una settimana dall’intervento chirurgico eseguito al Maggiore di Lodi, quando improvvisamente Paolì ha cominciato a sentirsi male.

Il 52enne, alla fine, ci ha lasciati nella giornata del 29 maggio per via di uno shock settico fulminante. Ora spetta alla Procura stabilire se il medico responsabile ha commesso errori fatali o è colpevole di negligenza.

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