Italiana violentata e uccisa, corpo conservato nel frigo

Redazione
Italiana violentata e uccisa, corpo conservato nel frigo

Italiana violentata e uccisa, corpo conservato nel frigo. Una modenese di 59 anni, originaria di Carpi, è stata violentata e uccisa a Santo Domingo, dove viveva da una decina d’anni, e un uomo è stato arrestato.

Il corpo della donna, Claudia Lepore, è stato rinvenuto l’altro ieri all’interno di un frigorifero dove si trovava da almeno tre giorni. L’apertura del frigorifero era bloccata da una scala: non è escluso che la donna sia morta assiderata all’interno.

La vittima era legata ed imbavagliata. A riportare la notizia dell’omicidio è il Resto del Carlino di Modena. Secondo le indagini, come riferito dalla locale stampa domenicana, il movente sarebbe economico.

Il cadavere è trovato nell’abitazione della donna, nella zona residenziale di Bavaro. A denunciare la scomparsa di Claudia Lepore era un’amica modenese, con la quale la 59enne aveva avviato nel 2009 un bed&breakfast.

L’uomo arrestato si chiama Antonio Lantigua e ha 46 anni. Qualcuno, per compiere l’omicidio, lo avrebbe, secondo indiscrezioni, ingaggiato dietro il pagamento di 200mila pesos (equivalente a poco meno di tremila euro).

Sardegna e Lombardia verso la zona arancione

Dopo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, la mappa dell’Italia divisa in tre colori a seconda del rischio legato all’emergenza coronavirus sta per cambiare.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sta infatti per firmare due nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire da domani, domenica 24 gennaio: passano in zona arancione la Sardegna e la Lombardia, che però è un caso a parte.

L’Iss, a riguardo, ha stilato una relazione tecnica che accoglie la rettifica dei dati inviati dalla stessa Regione: c’era un errore nel calcolo dell’indice Rt per cui migliaia di persone guarite sono state conteggiate tra i positivi, restituendo un quadro di altissima circolazione del virus.

L’ultimo monitoraggio dell’Iss

Nell’ultimo monitoraggio dell’Iss gli esperti della cabina di regia sottolineato come a livello nazionale l’Rt, l’indice di trasmissibilità, sia finalmente tornato sotto quota 1, cioè sotto la soglia di rischio.

Questo indice è ora fissato a 0,97, da 1,09 di venerdì scorso. Si assiste quindi all’effetto delle chiusure natalizie e alla successiva entrata di molte Regioni nell’area con più chiusure e restrizioni (mentre prima delle festività quasi tutta Italia si trovava in zona gialla).

Con questo l’Iss però non vuole affatto dire che ora si possa abbassare la guardia. Infatti sottolinea come ci troviamo ancora “in una fase delicata con un rapido aumento dei casi possibile senza misure”.

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