Jerry Calà: “Ho sperperato n sacco di soldi”. Il grande amore con Mara Venier
L'attore ha dichiarato di rimpiangere il suo "no" detto a Berlusconi. Il comico non ha mai perso quell'ironia e quella leggerezza che hanno caratterizzato tutta quanta la sua carriera

Jerry Calà: “Ho sperperato n sacco di soldi”. Il grande amore con Mara Venier. L’attore ha dichiarato di rimpiangere il suo “no” detto a Berlusconi. Il comico non ha mai perso quell’ironia e quella leggerezza che hanno caratterizzato tutta quanta la sua carriera.
Un ritratto approfondito di Jerry Calà, celebre comico italiano che, a quasi 74 anni, riflette sulla sua lunga carriera e sulla sua vita personale.
Dopo anni difficili a livello fisico, Calà si dichiara soddisfatto della sua salute attuale e della possibilità di svegliarsi ogni giorno accanto ai propri cari, elementi che considera fondamentali per la felicità.
I gatti di Vicolo Miracoli
La sua carriera è iniziata con il gruppo teatrale e musicale Studio 24 e successivamente con la band “I gatti di Vicolo Miracoli”, esperienze che gli hanno permesso di consolidare la propria popolarità e di condividere momenti di divertimento e difficoltà con colleghi e amici.
Nonostante i successi, ha attraversato periodi complicati, anche di natura economica, che lo hanno spinto a intraprendere una carriera da solista.
Calà ricorda con orgoglio il riconoscimento critico ottenuto con il film “Al bar dello sport” nel 1983, che ha contribuito a superare il pregiudizio verso i comici come attori di serie B.
Importante nella sua vita è stata anche la relazione con Mara Venier, che lo ha sostenuto durante il suo massimo successo. Tra i rimpianti, cita un’occasione persa con Woody Allen e la scelta di rifiutare proposte televisive di Silvio Berlusconi per non compromettere la sua carriera cinematografica.
Libidine doppia
Nonostante ciò, le sue battute, in particolare la celebre “Libidine doppia”, continuano a essere parte integrante della cultura popolare italiana.
Attualmente, Jerry Calà è impegnato nel nuovo tour “Non sono bello… piaccio” e manifesta il desiderio di continuare a lavorare il più a lungo possibile.
Il testo evidenzia il percorso di un artista versatile e resiliente, capace di reinventarsi e di lasciare un segno duraturo nel panorama dello spettacolo italiano.