La “banda dell’abbraccio” Così i romeni ripulivano le anziane per strada.

Redazione
La “banda dell’abbraccio” Così i romeni ripulivano le anziane per strada.

La “banda dell’abbraccio” Così i romeni ripulivano le anziane per strada. Fermata una banda di romeni che con la scusa di ringraziare anziane persone le derubavano di collane e orologi. La tecnica era sempre la stessa.

Prima avvicinavano la vittima scelta e le chiedevano una informazione stradale. Appena ricevuta, la abbracciavano per ringraziarla calorosamente e strapparle collanina e orologio.

I tentativi di furto si sono verificati tutti nel Mantovano, e tutti a danno di donne anziane. Tra l’altro, in piena emergenza coronavirus non sarebbe neanche molto indicato abbracciare uno sconosciuto, azione già strana in periodi normali.

Ma i delinquenti giocavano probabilmente sull’effetto sorpresa e la mancanza di reazione immediata da parte del derubato.

Idea mal riuscita visto che entrambe le vittime si erano divincolate lasciandoli a bocca asciutta.

Fermata la banda dell’abbraccio

Il gruppetto è stato però poi beccato. I componenti della banda dell’abbraccio sono due uomini di 19 anni e due donne, una di 21 e l’altra di 24 anni.

Ad arrestarli sono stati i carabinieri di Gonzaga, comune in provincia di Mantova, che li hanno fermati per due tentati furti.

Entrambi avevano come vittime donne anziane. Le ladre si occupavano di abbracciare calorosamente le signore e derubarle.

Mentre i loro complici attendevano le amiche in macchina con il motore acceso, pronti alla fuga. L’ultimo tentativo di furto è stato però per loro fatale.

Lo scorso giovedì, verso le 9 del mattino, la banda è stata notata a bordo di una Renault Megane nera. Una volta controllata la vettura, questa è risultata essere intestata a un pluripregiudicato che avrebbe altre 91 auto a suo nome.

I quattro romeni sono stati quindi fermati e interrogati ma non hanno detto molto, giocando sul fatto di non capire la nostra lingua e di parlare solo inglese.

Nessun problema, poco dopo è arrivato un militare madrelingua inglese che ha fatto loro alcune domande. I malviventi hanno negato di avere mai tentato furti.

In effetti la refurtiva non c’era visto che le vittime, con prontezza, si erano divincolate mandando all’aria il loro piano. Peccato però che sia le signore raggirate che alcuni testimoni abbiano riconosciutio i lestofanti.

Una volta identificati, i quattro sono risultati senza fissa dimora. Inoltre, una delle due romene era già finita in manette per un fatto simile.

La tecnica dell’abbraccio è vecchia

Venerdì scorso i quattro sono finiti dietro le sbarre del carcere di Mantova a disposizione delle autorità giudiziarie. Una delle anziane signore è stata strattonata durante il tentativo di furto e ha avuto una prognosi di 10 giorni.

Nel suo caso l’accusa ai delinquenti è di rapina impropria. Le indagini da parte dei militari proseguono per accertare se altri furti siano riconducibili alla stessa banda.

La tecnica usata sarebbe sempre la stessa: richiesta di informazione, abbraccio di ringraziamento, furto e fuga. Non è la prima volta che viene tentato un furto utilizzando questa tecnica.

Era già avvenuto a dicembre del 2018 e a febbraio di questo anno. In entrambi i casi i soggetti arrestati erano di origine romena. Fonte IlGiornale

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR