La cantante Paola Turci scatena orde di analfabeti contro di lei
La cantante Paola Turci scatena orde di analfabeti contro di lei. Sono tempi complessi per quanto riguarda lo scontro sociale, soprattutto quando si toccano temi sensibili che sensibili non dovrebbero essere.
Esiste una frattura nella società, con un’ala negazionista rispetto ad alcuni temi scientifici che in questi mesi si è fatta ancora più veemente. E a farne le spese è chiunque tenti di mantenersi fedele ad alcuni dettami scientifici.
Lo sanno bene gli artisti che vista la loro popolarità sono spesso colpiti da messaggi di hater. L’ultimo esempio è quello di Paola Turci. Una delle cantanti italiane più amate che ha avuto la colpa di prendere una posizione netta sulla questione Covid e contro i negazionisti.
Cosa ha scritto Paola Turci
La cantante, infatti, aveva scritto un tweet che diceva: “Quando poi si ammalano, vengono curati e guariscono, si scusano. #negazionisti”. Facendo riferimento a come, alla fine, che si creda o meno nel Covid, tutti hanno diritto alle cure. Anche se non credono che le cure ufficiali possano fare qualcosa.
Un tweet semplice che aveva raccolto 4500 like e centinaia di commenti, alcuni che appoggiavano la posizione della cantante, ma con tanti altri che invece la insultavano. La cantante è tornata su quello status proprio per ribadire la quantità di offese che ha attirato.
Gli insulti a Paola Turci
“In tre giorni un centinaio di messaggi di insulti, questo è tra i più delicati. Vado a vedere chi sono, come si descrivono e …. niente, son tutti uguali” ha scritto Paola Turci.
Condividendo una di queste risposte offensive in cui un account l’accusava di essere di sinistra (sic) e di non sapere nulla dei negazionisti: “Forse qualcuno che non vuole dittatura e vaccino ti ha svelato di non credere ai campi di concentramento? Stupida” (sic).
Insomma, offese gratuite per la cantante che è senza dubbio una di quelle che in questi anni non ha mai avuto remore a usare la proprio popolarità per abbracciare battaglie civili. Dai migranti alla battaglia contro la violenza sulle donne.
Tra i commenti anche quelli di Fiorella Mannoia (“Ma lascia perde”) e di Roberto Burioni che ha voluto gettarla sull’ironia. “Questo lo trovo poco creativo, manca di riferimenti alle multinazionali, ai poteri occulti, a complesse reazioni chimiche, alla pericolosità delle mascherine”. Fonte Fanpage