La Lombardia è a un passo dal fallimento e Gallera si dichiara tranquillo

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La Lombardia è a un passo dal fallimento e Gallera si dichiara tranquillo
Giulio Gallera durante la conferenza stampa al padiglione 2 di Fieramilano dove è in corso di allestimento un ospedale adibito per l'emergenza Coronavirus a Milano, 16 marzoo 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

L’Europarlamentare Pierfrancesco Majorino: “Si colpevolizzano cittadini e Rsa dove sta avvenendo una strage ma non si sa nulla di tamponi e test, ai cittadini servono risposte chiare”. Su change.org partiti e associazioni di sinistra lanciano la raccolta firme per un commissario ad acta durante l’emergenza. Un commissario straordinario che subito – a emergenza coronavirus in corso – prenda in mano la gestione della sanità in Lombardia, commissariando quindi l’assessore al Welfare regionale e lo stesso governatore.

Il fallimento della Lombardia

“La sanità lombarda va commissariata perché la nostra regione e un caso di fallimento incredibile, che mortifica l’impegno straordinario di medici e infermieri. E serve anche che le prefetture prendano in mano la gestione delle Rsa, perché nelle case di riposo lombarde è in corso una strage di anziani di cui la Regione non si sta occupando”. L’europarlamentare Pd Pierfrancesco Majorino, per molti anni assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, non ci gira intorno: “Non ho niente di personale contro l’assessore regionale Giulio Gallera, ma credo che francamente la situazione gli sia completamente sfuggiata di mano, in Regione può occuparsi d’altro in questo momento. Ma dico anche che la gestione fallimentare è condivisa con il governatore Fontana, ecco perché serve che da subito si prendano provvedimenti”.

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Lo scontro tra Regione e Comune e tra Regione e governo è ormai dichiarato, nonostante si ripeta da tutte le parti che non è il momento delle polemiche. E l’ultima uscita dell’assessore Gallera, durante la consueta conferenza stampa via Facebook di ieri, ha acceso ancor di più gli animi. Perché ribadendo quella che ormai è la linea della Regione sulle Rsa – “noi non abbiamo colpa” – ha anche lanciato un’accusa precisa per quanto riguarda la situazione dei contagi a Milano: “C’è troppa gente in giro, ma i controlli spettano alle forze dell’ordine e alla polizia locale”. Così, se su questo gli ha risposto oggi il sindaco Beppe Sala, sono in tanti a volere che sia Gallera, a questo punto, a rispondere alle richieste di chiarimenti sui tamponi effettuati a Milano, sulle Rsa, sulla fornitura di protezioni. Su change.org diversi partiti e associazioni di sinistra (da Possibile a Milano in Comune) riuniti sotto il nome “Milano 2030” raccolgono firme per chiedere il commissariamento della sanità lombarda, elencando quello che secondo loro la Regione a guida leghista sta sbagliando, dalla “frammentazione dell’assistenza territoriale, alla decisione di trasferire i malati di Covid-19 nelle RSA, dallo scarso coinvolgimento della sanità privata lasciata libera di scegliere se e come collaborare ai troppi dubbi sui reali numeri dell’epidemia in Lombardia.

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Ragiona Majorino: “La gestione delle informazioni è sconvolgente: non sappiamo nulla di tamponi e test, mentre vengono continuamente colpevolizzati cittadini che da fine febbraio stanno rispettando nella stragrande maggioranza dei casi tutte le prescrizioni e Rsa. Basta con queste conferenze stampa in cui non si possono fare domande ma bisogna solo ascoltare numeri che non vengono spiegati: è il momento di un commissariamento pro tempore, durante l’emergenza: quando questa sarà finita chi è stato eletto tornerà a occuparsene, ma adesso la Regione è in tilt e non ce lo possiamo permettere: la situazione è drammatica”.

Gallera, ondata a Milano poteva travolgerci

A Milano «si rischiava di avere un’ondata che avrebbe travolto la città e il nostro sistema sanitario e questo fortunatamente non è successo»: lo ha sottolineato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, spiegando che «se non ci fosse stata una grande attenzione poteva svilupparsi un focolaio con proporzioni simili a quelle di Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona ma con una popolazione doppia o tripla». Quindi «l’ospedale in Fiera fortunatamente non è servito a ricoverare centinaia e centinaia di persone in terapia intensiva e di questo siamo contenti».

Gallera, situazione stabile, pensiamo al domani

«Da oggi continuiamo a darvi i dati ma questo elemento di approfondimento perde la sua attenzione, ha trovato una sua situazione di stabilità, è bene che si parli del domani, di come progettare la riapertura la ripresa»: lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, spiegando che «non c’è una situazione critica all’interno delle nostre strutture ospedaliere». «L’attenzione deve rimanere alta», ha aggiunto Gallera «ma iniziamo a guardare a come riprendiamo la nostra quotidianità che sarà diversa». A Milano e provincia i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 189, raggiungendo un totale di 14.350.

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