La Spagna posticipa la fase 2. «Non vogliamo rischiare come l’Italia»

Redazione
La Spagna posticipa la fase 2. «Non vogliamo rischiare come l’Italia»

La Spagna posticipa la fase 2. «Non vogliamo rischiare come l’Italia». Il Governo spagnolo ha deciso di posticipare ancora il passaggio effettivo alla fase 2. Il premier Pedro Sanchez ha riferito ai suoi collaboratori di non voler seguire la strada intrapresa dall’Italia, come riporta oggi il quotidiano El Pais. «L’Italia va troppo in fretta nella “desescalada” (cioè l’uscita dal confinamento) spero gli vada bene ma rischiano molto», ha dichiarato Pedro Sanchez.

Non vogliamo fare come l’Italia

La Spagna, come si legge sul giornale, ha fin qui seguito le orme dell’Italia più o meno con una settimana di differenza. E vi sono stati contatti continui fra i due paesi a livello sia tecnico che politico. Ora Madrid però non vuole più seguire l’esempio di Roma, che ha deciso la ripresa di tutte le attività e aprirà il 3 giugno le frontiere ai turisti. Il governo Sanchez vuole mantenere un atteggiamento più prudente, anche a scapito dell’economia, ritenendo che questo possa giovare a lungo termine.

Le pressioni dal turismo

«In Italia vi sono molte pressioni del settore turistico – dicono fonti della Moncloa – anche da noi, ma abbiamo scelto la prudenza. Loro si prendono un forte rischio. Nel turismo uno si gioca la reputazione. Noi vogliamo essere una destinazione sicura. Meglio evitare una marcia indietro che distruggerebbe la nostra immagine». La Spagna non intende permettere viaggi interni fra le province prima di luglio e per ora punta su una stagione estiva incentrata sul turismo nazionale. Dunque, niente territori regionali e spazi europei aperti, come invece avverrà in Italia dal 3 giugno.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR