La spesa al supermercato costa il 25% in più: cosa conviene comprare oggi (e cosa evitare)

Dall’olio alle uova, i rincari colpiscono i beni base. Ecco come difendere il portafoglio e cosa mettere (o togliere) dal carrello della spesa nel 2025.

Redazione
La spesa al supermercato costa il 25% in più: cosa conviene comprare oggi (e cosa evitare)
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Nel 2025 fare la spesa significa spesso dover scegliere cosa non comprare. Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT aggiornati a settembre, l’inflazione alimentare ha colpito in modo differenziato i prodotti di uso quotidiano. L’aumento medio è di +8,9%, ma per alcuni alimenti essenziali si sfiorano picchi del +38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le famiglie over60, in particolare pensionati e single, sono tra le più colpite: per loro la spesa alimentare rappresenta una delle voci principali del bilancio mensile. In questo scenario diventa fondamentale sapere quali prodotti stanno aumentando di più, quali conviene acquistare e quali evitare (almeno temporaneamente).

I prodotti che costano di più: il podio dei rincari

L’olio extravergine d’oliva è oggi l’alimento con l’aumento più marcato: +38,3% su base annua, secondo il bollettino del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Subito dopo troviamo:

  • Uova: +21%

  • Frutta fresca: +19,2%

  • Pane e prodotti da forno: +16,7%

  • Latte UHT: +14%

Aumenti che spesso non corrispondono a una migliore qualità, ma solo al peso dei costi energetici, trasporti e scarsità delle materie prime.

Cosa conviene evitare (per ora)

In base alle analisi dell’Unione Nazionale Consumatori, alcuni prodotti stanno diventando insostenibili per un acquisto frequente. Tra questi:

  • Olio EVO: valutare l’acquisto di oli di semi di qualità o prodotti locali sfusi

  • Uova: meglio acquistare solo per consumo mirato (evitando confezioni grandi)

  • Frutta esotica o fuori stagione: ha subito aumenti anche del 40%

Anche carne rossa e salumi sono in forte rialzo (+12%): per motivi sia economici che salutari, limitarne il consumo può essere una scelta vantaggiosa.

I prodotti che costano meno (o sono stabili)

Non tutto aumenta. Ecco alcune categorie che secondo l’Osservatorio Nazionale Prezzi hanno mantenuto un prezzo stabile o leggermente calato:

  • Legumi secchi: fonte proteica economica e versatile

  • Pasta secca: +1,2% su base annua, in linea con l’inflazione generale

  • Farine e cereali sfusi: convenienti se acquistati in confezioni grandi

  • Acqua minerale e bevande a marchio del distributore: prezzi calmierati

  • Alcuni ortaggi di stagione (zucchine, cavoli, patate)

Scegliere prodotti a marchio del supermercato o provenienti da filiera corta può far risparmiare fino al 30% rispetto ai brand industriali.

Discount vs supermercati: dove si risparmia davvero

Secondo una rilevazione del Centro Tutela Consumatori Utenti, la differenza media di prezzo tra discount e supermercato tradizionale è del 23%. A parità di qualità, conviene puntare sui discount per:

  • Prodotti base: latte, pasta, riso, legumi

  • Detersivi e carta casa

  • Confezioni famiglia (formaggi, surgelati)

Tuttavia, il risparmio va valutato anche in base alla distanza dal punto vendita e alle spese di trasporto.

Strategie di spesa intelligente (per pensionati e famiglie)

Per contenere la spesa senza rinunciare alla qualità:

  • Fare una lista settimanale in base alle offerte reali

  • Evitare acquisti d’impulso o packaging elaborati

  • Confrontare il prezzo al kg o al litro, non solo il totale

  • Pianificare pasti semplici ma completi (es. cereali + legumi + verdure)

  • Usare app dei supermercati per confrontare offerte prima di uscire

Questi accorgimenti possono far risparmiare fino a 60–80 € al mese su un paniere base.

Bonus spesa: cosa c’è ancora disponibile nel 2025

Per le famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro, alcune Regioni hanno riattivato i voucher spesa comunali. A livello nazionale, è in discussione il rifinanziamento della Carta Dedicata a Te, che nel 2024 ha distribuito 460 milioni di euro in buoni alimentari.

Per aggiornamenti locali, è utile consultare il sito del proprio Comune di residenza o la sezione “Bonus” sul portale INPS.

Fare la spesa oggi richiede attenzione, pazienza e informazione. Non si tratta solo di risparmiare, ma di adattare le abitudini alimentari a un nuovo contesto economico. Conoscere i rincari, scegliere con criterio e usare gli strumenti digitali disponibili può fare davvero la differenza.

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