La vita in diretta Estate intervista del Giornale ad Andrea Delogu

Redazione
La vita in diretta Estate intervista del Giornale ad Andrea Delogu

La vita in diretta Estate intervista del Giornale ad Andrea Delogu. E ora, dopo il terremoto Cuccarini-Matano, negli studi di La vita in diretta arriva un po’ di aria fresca. Andrea Delogu, ironico e rampante volto Rai, da oggi (lunedì 29 giugno, alle 16.50 su Rai1) sarà al timone con Marcello Masi di La vita in diretta Estate. Negli ultimi anni la conduttrice romagnola, le va dato atto, procede a passi di tre metri l’uno.

Una carriera variegata e di peso, che a breve la vedrà anche al cinema nella commedia Divorzio a Las Vegas con Giampaolo Morelli. E a teatro nel thriller psicologico di Gardner McKay Il Giocattolo, dove reciterà a fianco del marito, l’attore Francesco Montanari. Insomma, dopo Stracult, le prime serate a fianco di Renzo Arbore e i pomeriggi in cuffia a Radio2. E’ arrivato il momento di dedicarsi all’impresa di un appuntamento quotidiano sulla tradizionalista rete ammiraglia..

Con che animo affronta questa diretta?

“Mentre stavamo lavorando alla scaletta mi è stato chiesto sei tesa? e ho risposto sono semplicemente felice. Credo di sentirmi pronta per un contenitore di questo tipo, che tocca varie corde, dall’intrattenimento all’informazione”.

Avere uno spazio di questo tipo su Rai1 era un obiettivo, per lei?

“I miei obiettivi non sono tanto le reti, ma i programmi. Di Rai1 però mi piace il fatto che abbia un pubblico molto ampio, trasversale, per me è un’enorme occasione”.

Di che tipo?

“È una possibilità di mettermi alla prova. Sono vent’anni che faccio questo lavoro. Ho cominciato a considerarlo davvero tale qualche anno fa. La prima volta in cui sono riuscita a pagarmici le bollette. Ora è il momento di mettere in campo tutto ciò che ho sperimentato in tv e in radio, dove però già tratto temi di ogni genere…”.

La radio, appunto, le è stata utile?

“È un altro mondo, una palestra utilissima per fare tv e viceversa. Solo che se sbagli in radio sei fregato, hai solo le parole a disposizione. In tv invece te la giochi, puoi sorridere, chiedere scusa, ed è più facile farsi perdonare. È diverso anche l’utente finale. In radio la gente ti sceglie e ti viene a cercare”.

Insomma sente il peso dell’impegno, ma non è preoccupata.

“Quello che mi preoccupa di più è tenere un buon ritmo, da sola e con Masi. Con Renzo Arbore, per esempio, a Indietro Tutta 30 e l’Ode o Guarda..Stupisci era come ballare una mazurka insieme”.

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