Lampedusa. Anniversario 3 Ottobre, quest’anno solo eventi simbolici

Redazione
Lampedusa. Anniversario 3 Ottobre, quest’anno solo eventi simbolici

Lampedusa. Anniversario 3 Ottobre, quest’anno solo eventi simbolici senza assembramenti a causa dell’emergenza Covid19. A causa dell’emergenza sanitaria Covid19, quest’anno a Lampedusa saranno modificate le modalità di celebrazione dell’anniversario del 3 Ottobre.

In ricordo del giorno in cui, nel 2013, di fronte l’isola vi fu il più grave naufragio di migranti del Mediterraneo.

Alla luce delle disposizioni di scurezza sanitaria e per evitare di creare situazioni di potenziale rischio di contagio, non si terranno iniziative pubbliche in presenza, raduni, cortei, né la tradizionale “marcia degli studenti”.

Avrebbe determinato l’arrivo sull’isola di centinaia di studenti provenienti da altre regioni italiane e paesi europei.

La decisione è presa d’intesa con il Dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo di Lampedusa e Linosa, nella convinzione che quest’anno la data del 3 Ottobre possa essere celebrata in modo alternativo e simbolico.

Con eguale intensità rispetto al passato ma senza determinare situazioni a rischio sanitario. Si tratta di una scelta di responsabilità.

Al più presto sarà comunicato il programma degli eventi simbolici previsti per il 3 Ottobre di quest’anno.

Teatro: “Bianca”, apre stagione del Libero

Il Teatro Libero riparte con la prima parte della 53ma stagione, in programma dal 17 settembre al 19 dicembre 2020.

Oltre 20 titoli, tra drammaturgia contemporanea e riscritture dei classici: progetti che posano lo sguardo sull’uomo e sulle relazioni, sulle diseguaglianze, sugli ultimi e sui grandi temi dell’esistenza.

Senza dimenticare giovani e famiglie con spettacoli rivolti anche ai più piccoli.

Apppuntamento il 17 settembre (repliche 18 e 19) alle 21.15 con Bianca, uno spettacolo scritto e diretto da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco.

Quest’ultima protagonista sul palcoscenico insieme a Filippo Farina e Simona Malato

La coproduzione, della Compagnia Civilleri/Lo Sicco e del Teatro Libero, racconta la figura di Bianca attraverso uno scavo archeologico dell’universo femminile.

Bianca si manifesta dal buio, arroccata in cima alla torre della sua solitudine, come rapita da un incantesimo.

Ha paura della sofferenza, della vecchiaia, della mancanza d’amore, la melanconia la cinge come una sorella dolce della morte.

Il suo sguardo non si posa su niente, la proietta lontano dalla realtà, sempre più lontano fino a ripiegarsi su se stessa.

In questo movimento verticale di discesa, due personaggi, inizialmente a lei poco familiari, la condurranno, attraverso le tracce della memoria, nel disordine della sua esistenza.

Questi due Maître della scena, manipolatori del tempo e dello spazio, nel duplice ruolo di custodi e protagonisti della memoria di Bianca, costruiscono e sconvolgono atmosfere e situazioni.

Bianca muta, scalza e smarrita attraversa mondi sterminati alla ricerca della sua identità di donna, condizione primaria, che le permetterà di generare l’unica parola vera in risposta alla sofferenza della sua esistenza.

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