Latina: arrestata la giudice Giorgia Castriota

Redazione
Latina: arrestata la giudice Giorgia Castriota

Latina: arrestata la giudice Giorgia Castriota. L’inchiesta è partita con una denuncia che segnalava condotte poco trasparenti nella gestione dei beni sequestrati da parte degli amministratori giudiziari e del coadiutore. Oggi, dopo le indagini, sono  seguite tre ordinanze di custodia cautelare all’interno del Tribunale di Latina.

Sono finiti in carcere la giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota e il consulente Silvano Ferraro. Per l’imprenditrice Stefania Vitto, invece, sono disposti gli arresti domiciliari.

Nei loro confronti pendono le accuse di corruzione ed induzione indebita a dare e promettere utilità. Avrebbero garantito incarichi ad amici in cambio di soldi, gioielli e abbonamenti allo stadio. Oltre a loro, per gli stessi motivi, sono indagate a piede libero altre due persone, professionisti coinvolti negli affari dei tre.

Come è partita l’inchiesta

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia dell’amministratore di una società di logistica che era  sequestrata per reati tributari. E’ lui a segnalare comportamenti sospetti da parte degli amministratori giudiziari e del consulente nella gestione dei beni sequestrati, con l’appoggio della giudice.

Lo scambio: incarichi in cambio di favori e regali

Ad indagare sono stati gli agenti del nucleo di polizia economico finanziaria di Perugia che hanno accertato il coinvolgimento dei tre. Secondo quanto emerso dalle verifiche, la giudice avrebbe conferito incarichi ad alcuni suoi amici.

Il consulente e l’imprenditrice arrestati in particolare, e loro si sarebbero sdebitati con un contributo mensile in denaro, gioielli, viaggi e anche un abbonamento allo stadio in tribuna d’onore.

Ad avvalorare questo scambio fra la giudice e i suoi amici sono raccolte intercettazioni telefoniche e “riscontri documentali in quadro granitico di gravità indiziaria” che hanno sottolineato il rapporto che univa Giorgia Castriota ai due, già legati da rapporti personali pregressi.

A rendere nota la vicenda è il procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone che ricorda di aver raccolto “solo gravi indizi di colpevolezza, e non certo prove di responsabilità. Pertanto gli indagati potranno fornire tutti gli elementi a loro difesa“.

Dalla pratica legale a Cosenza al tirocinio a Roma

La giudice Giorgia Castriota è originaria di Cosenza, è nata in uno dei quartieri più popolari della città. Ha 45 anni e da qualche anno svolge le funzioni di gip presso il tribunale di Latina.

Giorgia Castriota aveva mosso i primi passi a Cosenza, facendo pratica in uno studio legale cittadino, per poi vincere il concorso in magistratura nel 2012, superando il tirocinio a Roma, come certificato da un provvedimento della Corte d’Appello di Roma, la quale espresse all’unanimità parere favorevole per il superamento del periodo in coabitazione con un magistrato romano.

Poi la sua carriera si è sviluppata a Reggio Calabria, dove aveva assunto le funzioni di gip, partecipando anche a casi delicati nell’ambito di procedimenti riconducibili alla criminalità organizzata. Infine, dalla Calabria al Lazio. A Latina si trovava da alcuni anni, sempre con le stesse funzioni di gip.

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