Lavorare alla Ferrero può allungarti la vita, uno studio nell’Albese

Redazione
Lavorare alla Ferrero può allungarti la vita, uno studio nell’Albese

Movimento, relazioni sociali e assistenza. È questa la ricetta per un «Invecchiamento di successo» che la Ferrero sperimenta ad Alba ormai dal 1983, anno in cui la Fondazione cominciò la sua attività coinvolgendo gli «Anziani Ferrero» in laboratori, iniziative culturali e momenti collettivi. Ieri (7 novembre) ad Alba, nella prima giornata del convegno biennale internazionale «Body and Mind Connection», Claudio Lucifora e Camillo Marra dell’Università Cattolica di Milano hanno presentato i risultati di un lungo lavoro di ricerca condotto insieme con la Fondazione e la collaborazione dell’Asl Cn2.

Una serie di dati che, incrociati in modo anonimo con la popolazione anziana del territorio, mostrano come il programma di assistenza e invecchiamento attivo intrapreso dalla Ferrero favorisca uno stile di vita più sano e positivo, sia per gli aspetti sociosanitari sia neurogeriatrici. «È la prima volta che gli esiti di un invecchiamento attivo vengono valutati in modo così esaustivo – ha esordito Lucifora -. Si sono presi in considerazione dati sul consumo di farmaci, accessi al Pronto soccorso e altri indicatori sanitari, riscontrando come il modello Ferrero riduca in modo significativo la probabilità di un cattivo stato di salute negli anziani, con punte più alte negli over 75. Considerato che entro il 2050 il 22% della popolazione mondiale sarà over 60, questo tipo di politiche diventeranno sempre più indispensabili non solo per mantenere un’alta qualità della vita, ma anche per garantire la sostenibilità della spesa sociale».

Quello della Ferrero è «un approccio all’invecchiamento di assistenza sociale più che medica – come spiega Ettore Bologna, responsabile delle attività mediche della Fondazione -. La patologia è solo un aspetto del diventare anziani, mentre la vita di comunità, una rete sociale che restituisce identità e l’attività fisica, che resta uno dei nostri obiettivi principali con 22 mila ore all’anno di prestazioni fornite, sono farmaci senza effetti collaterali».

Il convegno «Invecchiamento di successo» prosegue oggi con altri interventi di specialisti, mentre domani è attesa la giornata divulgativa dedicata alla memoria con Alberto Angela, Arnaldo Benini, Raffaele Montepaone, Marcel Rufo e Davide Schiffer in dialogo con Piero Bianucci. —

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