Lecce, la preside Loredana Di Cuonzo: “Niente top e jeans strappati a scuola”

Redazione
Lecce, la preside Loredana Di Cuonzo: “Niente top e jeans strappati a scuola”

Lecce, la preside Loredana Di Cuonzo: “Niente top e jeans strappati a scuola”. “Niente jeans strappati, top e ciabatte a scuola”. Il monito della dirigente scolastica del liceo classico “Palmieri” di Lecce, Loredana Di Cuonzo, non è rivolto solo a studenti e studentesse.

Ma anche ai prof e al resto del personale che frequenta l’istituto scolastico. A quegli adulti che, insomma, utilizzano un abbigliamento più “adatto al mare o alla discoteca” che ad una scuola. Scattano così i divieti.

Il provvedimento della dirigente

Il Liceo Palmieri ha tra i suoi obiettivi l’acquisizione di comportamenti e stili di vita rispettosi dei principi basilari di una convivenza civile. Il rispetto delle persone è la prima regola della nostra comunità, sottolinea la dirigente.

È dovere di ognuno di noi partecipare al miglioramento della vita scolastica con forte senso di responsabilità e senso civico, per garantire a tutti un ambiente accogliente, gradevole e salubre. Ciò premesso, sono di seguito richiamate alcune norme di comportamento”.

Niente cellulari durante le ore di lezione

Il primo divieto riguarda «l’utilizzo dei telefoni cellulari durante le ore di lezione (così come nei corridoi, con la sola eccezione della ricreazione) risponde ad una generale norma di correttezza che tutti devono rispettare, perché il loro uso scorretto favorisce sia la distrazione di chi li usa e dei compagni, sia infrazioni lesive della privacy in caso di riprese inopportune o non autorizzate.

Inoltre, ai sensi della normativa ministeriale in vigore, il loro uso improprio costituisce un’infrazione disciplinare, con conseguente applicazione della sanzione che il Consiglio di classe riterrà più opportuno irrogare e che sarà proporzionale alla gravità accertata, tenuto conto delle indicazioni del Regolamento Interno»

Abbigliamento per la scuola

È quanto mai essenziale che si mantenga un abbigliamento consono all’ambiente scolastico ed alla dignità dell’attività formativa che in esso si realizza. … la scrivente, senza voler limitare la libertà individuale, precisa che non potranno essere utilizzati pantaloni corti o pesantemente strappati, canotte, top, berretti, ciabatte ed ogni altro tipo di abbigliamento più consono ad ambienti e situazioni balneari”.

Chi non rispetta le regole rischia di essere allontanato dal liceo

Ciò detto, la scrivente raccomanda l’osservanza puntuale di quanto qui scritto e si riserva la facoltà di non ammettere a scuola o disporre l’allontanamento di chi non dovesse attenersi alle presenti disposizioni…”.

La dirigente : «Non sono una bacchettona, ma si è perso il senso dell’opportunità»

A spiegare il perché del provvedimento è la dirigente Loredana Di Cuonzo. “La circolare – dice – è nata dalla necessità di ricordare ai ragazzi che “essere opportuni” può fare la differenza.

Intendo dire che se devo andare in un ufficio pubblico certamente non posso presentarmi con un abbigliamento che sia più da discoteca o spiaggia. Non sono certamente quella che in altri tempi avremmo definito “bacchettona”, il dialogo con i ragazzi va sempre privilegiato…”

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