Lecce, ubriaco travolse e uccise uno scooterista: condannato a 14 anni
Lecce, ubriaco travolse e uccise uno scooterista: condannato a 14 anni. Si è appena concluso a Lecce il processo per omicidio stradale aggravato contro Marin Traykov. Il 38enne bulgaro che alle 6:00 del mattino dell’11 dicembre 2017, al volante della sua BMW 530, travolse e uccise un sessant’enne.
Il giudice Francesca Mariano, ha condannato Traykov a 14 anni di reclusione. Secondo gli accertamenti sulle dinamiche dell’incidente condotti dalla Polizia stradale. L’uomo correva contromano e a gran velocità – tra i 107 e 108 km orari – quando travolse in pieno uno scooter in viale Marche.
A bordo del mezzo a due ruote c’erano Albino Seracino, impiegato della Dogre srl, e suo figlio 16enne, in procinto di raggiungere la stazione di Lecce. Affinché il minorenne potesse prendere il treno che lo avrebbe portato a Casarano, per le lezioni scolastiche.
Il fatto
Falciati improvvisamente dall’auto, il 60enne morì sul colpo, mentre il ragazzo rimase gravemente ferito tanto da restare in ospedale per circa tre mesi. I test condotti hanno rivelato che quella mattina Traykov aveva un tasso alcolico nel sangue quasi 5 volte superiore al consentito. Limite che si aggira tra i 2,4 g/l e un massimo di 0,5.
La posizione dell’omicida si è poi maggiormente aggravata dopo ulteriori rilievi tecnici effettuati sulla BMW 530. Dai rilievi è emersa un’abrasione della matricola impressa sull’organo del motore. Questa è un’operazione che viene comunemente effettuata per ostacolare la reale identificazione di un’auto rubata.
La condanna
Traykov è stato quindi giudicato colpevole non solamente di omicidio stradale aggravato, lesioni stradali gravi e tasso alcolemico ai limiti del consentito.Ma anche di riciclaggio del motore dell’autovettura.
Oltre alla pena di 14 anni di detenzione appena emessa, sarà dibattuto in altra sede l’ammontare del risarcimento danni richiesto dalla moglie e i due figli di Albino Saracino costituiti, tramite l’avvocato Angelo Massimo Benedetto, parte civile.
Mariagrazia Veccaro