Legnago: Susanna Sartori trovata morta al tavolo della cucina dopo una settimana

Redazione
Legnago: Susanna Sartori trovata morta al tavolo della cucina  dopo una settimana

Legnano: Susanna Sartori trovata morta al tavolo della cucina dopo una settimana. Era morta da più di una settimana Susanna Sartori, la donna che è ritrovata senza vita seduta al tavolo della cucina del bilocale dove viveva con un nipote alle spalle dell’ospedale di Legnago, in provincia di Verona.

Era morta da almeno una settimana, il corpo era ormai in avanzato stato di decomposizione e nell’appartamento c’era un odore acre e irrespirabile. Eppure, se non fosse per l’allarme lanciato da un vicino, la macabra scoperta sarebbe avvenuta con ulteriore ritardo. Nella completa indifferenza di tutti.

La morte è avvenuta per cause naturali o cause violente?

È l’interrogativo al quale dovranno rispondere gli investigatori, i carabinieri della locale stazione, che stanno indagando sulla morte di Susanna Anna Maria Sartori, una pensionata di 72 anni, dopo che la polizia locale del distretto Basso Adige ha rinvenuto il cadavere della donna.

Tanto che il pubblico ministero Eugenia Bertini, della Procura della Repubblica di Verona, ha disposto l’autopsia per appurare se il decesso della 72enne sia provocato da un malore rivelatosi fatale. Oppure se sia provocato da una causa violenta con il coinvolgimento di terze persone.

Ad accendere un faro sulla scabrosa vicenda sarà il medico legale a quale ieri è conferito l’incarico per effettuare l’esame autoptico sulla salma. Il cadavere è trasferito all’Istituto di medicina legale del policlinico veronese di Borgo Roma.

Il nipote 49enne ricoverato in ospedale

Un passaggio, questo, obbligato anche da un’altra circostanza, tutta da dimostrare e al vaglio degli uomini del maggiore Luigi Di Puorto. In base ad alcune testimonianze, il nipote 49enne della donna, affetto da problemi di salute, sarebbe infatti notato entrare ed uscire dal bilocale nei giorni in cui la zia era già deceduta.

L’uomo, ricoverato ora in ospedale, non è comunque indagato. Ed è proprio anche a sua garanzia che gli inquirenti vogliono sgomberare il campo da qualsiasi ombra sul decesso della malcapitata pensionata.

L’allarme e i soccorsi

Sul posto del ritrovamento, dopo l’allarme, si è precipitata una pattuglia che, dopo aver suonato ripetutamente il campanello senza ricevere risposta, ha deciso di vederci chiaro mentre intervenivano anche i vigili del fuoco.

Ai soccorsi è bastato introdursi da una porta finestra che dà sul cortile del condominio per trovarsi di fronte una scena aberrante. La 72enne, completamente vestita, era accasciata esanime sul tavolo della cucina immersa in un grande disordine. E per lei, purtroppo, non c’era ormai più nulla da fare.

A che punto sono le indagini

Tuttavia, malgrado nel bilocale non siano rinvenuti chiazze di sangue, tracce di colluttazione, così come di effrazione, ed altri elementi collegabili ad una morte violenta, la vicenda si presenta più complessa del previsto.

E sono partiti così gli accertamenti affidati nel frattempo agli uomini del luogotenente Luigi Mura, che stanno lavorando con la Procura per risolvere quello che in città è già ribattezzato il «giallo di via Gorizia».

In attesa di chiudere il fascicolo sulla triste fine della pensionata, che giovedì avrebbe compiuto 73 anni, l’appartamento in cui abitava la donna e dove risiedeva, almeno saltuariamente, anche il nipote, è posto sotto sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria.

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